Home Politica Carta dei valori e programma trasparente in tempi certi, Monghese si presenta

Carta dei valori e programma trasparente in tempi certi, Monghese si presenta

E' una candidatura che sembra destinata a scombinare, almeno in parte, i piani del centrodestra quella del Commercialista di Anzio

E’ una candidatura che sembra destinata a scombinare, almeno in parte, i piani del centrodestra quella del Commercialista di Anzio Natalino Monghese, che la scorsa settimana ha dato vita alla formazione politica L’Altra Anzio, sottoscrivendo una sorta di programma di base per la città e che ora sta intessendo una serie di incontri e rapporti con Associazioni, politici e rappresentanti della società civile, per dare vita ad una coalizione moderata e vincente con cui attuare quello che più volte definisce “un programma preciso da attuare in tempi certi”. Monghese, 53 anni, sposato da 29 e padre di due figlie ha le idee chiare ed è pronto a dare battaglia.

Lei è un novizio della Politica – chiediamo – come mai ha scelto questo momento storico per scendere in campo?

“Anche in passato mi è stato chiesto di impegnarmi in politica – risponde Monghese – ma per seguire il mio lavoro e a causa dell’impegno che comporta, ho sempre rifiutato. Tuttavia oggi, visti i tanti problemi di questa città in cui vivo con la mia famiglia, ho maturato la convinzione di dover mettere a disposizione dei cittadini la mia competenza e le idee che ho per regalarle un futuro diverso. Tutto questo nell’alveo di precise regole per chi vuole prendere parte al progetto, a partire da un impegno massimo per due consiliare per chi si candida e viene eletto e con l’intesa che gli assessori saranno tutti tecnici con precise competenze del settore di cui si occuperanno. Sono consapevole – aggiunge – che questo progetto deve essere allargato ad altri gruppi, ma tutti dovranno accettare queste regole. Siamo moderati e liberali, non populisti e la questione politica a mio avviso deve essere trattata in maniera programmatica e concreta, con uno stile aziendale, questo sono io e questo vuole la gente, almeno credo”.

Tutti sanno che Lei ha un rapporto personale con politici di centrodestra – chiediamo – Adriano Palozzi e Patrizio Placidi, entrambi però hanno sottoscritto un impegno con Candido De Angelis. Non la sosterranno in questo percorso?

“Con Adriano Palozzi – spiega – c’è un’amicizia familiare e personale forte. Ha il ruolo di coordinatore provinciale di Forza Italia e non ha riscontrato un particolare interesse nel progetto politico del Sindaco Bruschini ma ha aderito alla volontà della maggioranza. Noi siamo amici e il nostro percorso sarà comunque vicino. Per quello che riguarda Placidi io non sono contro nessuno ma il mio progetto è lontano da questo centrodestra. Sono per un distacco totale dall’attuale sistema, in cui ci sono politici che hanno voti territoriali e da vent’anni occupano lo stesso posto da assessori. Noi siamo qualcosa di diverso”

Intanto avete sottoscritto una Carta dei valori, con delle regole di adesione, ora puntate ad un programma da realizzare in tempi certi, ci sono dei punti fondanti?

“Non mi propongo come una lista civica che intende fare politica contro – spiega Monghese – mi propongo invece con un gruppo di persone attive che hanno voglia di proporre e realizzare precisi progetti in tempi predeterminati. Vogliamo fare delle cose per la città e dire a tutti entro quanto tempo verranno realizzate”.

Quali sono le priorità?

“Ad esempio se parliamo della Biogas è inutile dire che non la si vuole quando i lavori sono già iniziati. Ora il compito di chi amministra sarà quello di imporsi su un discorso tecnico. La questione ora è vigilare sui lavori e sulle garanzie per i residenti rispetto all’impatto ambientale, un lavoro di controllo e mediazione con l’azienda che l’amministrazione deve porre in essere con forza.

Per quello che riguarda il Porto è certamente un progetto importante da un punto di vista economico e della procedura legale. Quello che vogliamo è che sia portato avanti un iter al di là di ogni possibile infiltrazione. Per quello che mi riguarda, in caso di vittoria, nominerò un Magistrato in qualità di Assessore alla legalità per il porto e per capire in maniera pratica i tempi di realizzazione. Non si può bloccare il centro di Anzio per i prossimi 15 anni. Si deve presentare un progetto a lotti, una cosa vivibile che non crei danni irreparabili al tessuto cittadino”.

Un altro tema caldo è quello dei rifiuti – chiediamo – c’è chi dice che il bando è sbagliato, chi che la ditta non è adeguata, di fatto la città è in pessime condizioni igieniche, a che soluzioni pensa?

“Sul tema rifiuti siamo già al lavoro – spiega – anche grazie all’impegno di molti avvocati che ci supportano e che stanno approfondendo il tema della rescissione del contratto. Ma stiamo lavorando anche a molte altre questioni. Una cosa a cui tengo ad esempio è sbloccare la città artigiana ferma da anni. La prima cosa da sbloccare per mettere le persone in condizione di lavorare. Su questo ho le idee molto chiare per riuscire a mettere a disposizione di chi lavora ma ha pochi soldi da parte, di lavorare e produrre senza investimenti esorbitanti. Voglio anche approfondire la questione delle Acque termali, è una possibilità importante ma si deve fare chiarezza sui ricorsi del Parco termale. Un’altra cosa importante, in nome della trasparenza e della legalità, per prevenire ogni possibile discussione, è quella della pubblicazione on line in tempo reale del saldo di tesoreria. In questo modo i conti dovranno tornare sempre e per forza, senza aggiustamenti dietro le quinte. Stiamo anche studiando una app per lo smartphone con cui i cittadini possono segnalare i disservizi. In questo modo ci sarà una data certa per segnalazioni di ogni genere, dalla buca per strada all’immondizia e chi non agisce sulle segnalazioni, dovrà risponderne alla luce di una data certa di denuncia”.

Negli anni passati il bilancio è sempre stato consegnato in ritardo, al punto di rischiare lo scioglimento, anche ora il bilancio consolidato viene approvato fuori dai tempi previsti, pensa di incidere sull’organizzazione degli uffici?

Per prima cosa bisogna capire se è un problema di competenza o di altra natura – risponde Monghese – ma devo dire che non credo sia una buona cosa che un Dirigente resti nello stesso posto per dieci anni. Io credo che la dirigenza debba ruotare e una riorganizzazione dell’Ente ci sta dopo attenta valutazione”.

Intanto la giunta Bruschini incassa i risultati di un’estate da record… si può migliorare?

“A dirla tutta – replica – i dato Istat ci rimandano una situazione economica di Anzio sotto la media nazionale (meglio di Nettuno e Ardea, ma sotto il resto d’Italia) e ci dicono che l’effetto stagionalità è ormai ridotto ai minimi termini, mentre in passato l’incidenza della stagione estiva era importante. Non saranno le sagre a salvare il turismo, visto che a fronte delle presenze ci sono servizi inesistenti. Vogliamo centri commerciali all’altezza, una città pulita, maggiore sicurezza per far si che Anzio sia una meta turistica per 12 mesi e non una città dormitorio per Roma. Ci sono interi quartieri fantasma, nati vicino ad una stazione ferroviaria, in cui non si vede nessuno in giro. Villa Claudia, Marechiaro, fanno quasi 14mila persone residenti ma dove sono queste persone? A Roma a lavoro e nel fine settimana vanno a fare shopping ad Aprilia, neanche il caffè si prendono ad Anzio”. 

Sul turismo intende quindi investire?

“Certamente – spiega – creando le condizioni per far rimanere qui chi viene, con servizi adeguati. Non abbiamo in mente progetti faraonici, ma cose fattibili in tempi rapidi, come gli interventi sulle scuole, sulle palestre delle scuole che vengono date in concessione ai privati il pomeriggio e sono tutte fatiscenti, è pazzesco”.

Perché i cittadini di Anzio dovrebbe votare per Lei?

“Vogliamo condividere e presentare ai cittadini un programma con tempi certi, trasparente e legale e su questo dobbiamo dare dei segnali di discontinuità. Non ci scordiamo eventi di cronaca legati alla giunta di Anzio, ma si possono contrapporre a queste situazioni delle azioni preventive. Se sai che il porto è appetibile per la malavita come bando di gara, ti difendi se il saldo di tesoreria e noto a tutti e non si può aggiustare, se ci metti un magistrato a vigilare, se nessuno ascolta i cittadini che segnalano le buche si crea un app per le segnalazioni grazie alla quale chi non agisce è responsabile. Per questo devono votare per me, per un programma chiaro che la gente può valutare. Io punto molto sul voto di opinioni non cerco accordi di consiglio o con i consiglieri che hanno agganci nei quartieri, non mi interessa”.

Eppure sembra che più di qualcuno la cerchi…

“La prossima settimana ho degli incontri con esponenti di segreterie romane a cui vado a spiegare il mio programma. Sono rimasti incuriositi e mi hanno cercato, dire cosa voglio fare mi fa solo piacere. Poi incontreremo associazioni e comitati per farci conoscere. Abbiamo iniziato nei giorni scorsi con l’Anfe, l’Associazione delle famiglie migranti. Chiunque è incuriosito può avvicinarsi siamo a disposizione per spiegare cosa intendiamo fare per Anzio”.

Chi teme più di tutti?

“Ho un’azienda avviata – conclude – tanti dipendenti, una bella famiglia, a 53 anni mi sono detto che era ora di impegnarsi anche in politica e per la mia città. Conosco bene la Pubblica amministrazione e le sue dinamiche, ho le competenze che servono. Non temo davvero nessuno”.