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Congresso del Pd ad Anzio, De Micheli sostiene Gabriele Federici

Il prossimo 22 ottobre si apre il Congresso del Partito democratico, chiamato ad eleggere i quadri dirigenti provinciali

Gianni De Micheli, segretario del Pd di Anzio
Gabriele Federici

Il prossimo 22 ottobre si apre il Congresso del Partito democratico, chiamato ad eleggere i quadri dirigenti provinciali (presente anche la lista di cui fa parte Gianni De Micheli a sostegno del candidato provinciale Rocco Maugliani che si chiamerà Eccoci e fa riferimento al presidente del partito Matteo Orfini – martedì la presentazione della Lista a Guidonia) ma che prevede anche il rinnovo della segreteria di Anzio.

L’attuale segretario Gianni De Micheli non si ripresenta alla guida del Pd in Comune ma si impegnerà per la candidatura di un giovane alla guida del partito. De Micheli punta tutto su Gabriele Federici. “Per il momento è un candidatura unica – spiega proprio De Michele – auspico la sua disponibilità, al momento magari visto che c’è intesa sul futuro politico di Anzio, che ci sia un appoggio da parte di tutti. Federici è una figura di prospettiva – sottolinea De Micheli – a cui dare una mano”.

Ottobre è un mese caldissimo – chiediamo a De Micheli – congresso e preparazione per tre appuntamenti elettorali, Federici ha la giusta esperienza per queste sfide?

“E’ importante fare una squadra intorno ad una nuova figura – risponde De Micheli – certo dopo il congresso ci saranno sei, sette mesi terribili con le elezioni regionali, nazionali e poi le comunali. Dobbiamo lavorare in squadra con una candidatura giovane ma che è anche n grado di dare un segnale di profondo rinnovamento del Partito”.

Lei è in carica dal 2013 – chiediamo – quali sono state le maggiori difficoltà incontrate e quali le sfide di chi le succederà?

“Abbiamo lavorato su temi importanti – risponde De Micheli – che sono il patrimonio che lasciamo a chi viene dopo, quello che vorrei fare è lasciare a chi mi succede il compito di portare a compimento le capacità di alleanza del partito. Abbiamo cercato di creare un’idea di città alternativa a quello attuale. Un’idea che crediamo condivisa dal centro sinistra, dall’onda acustica, al porto pubblico, alla questione dei rifiuti, tante le battaglie e i temi, compresa e Anzia soprattutto quella della legalità e del bilancio. Questo il patrimonio da ricondurre ad un progetto politico che comprende delle alleanze importanti per affrontare le elezioni”.

Del Giaccio proprio oggi ha presentato una sorta di identikit di coalizione, è un possibile interlocutore per il Pd?

“Certo, lo è – risponde – ci dobbiamo aprire anche alla società civile. Tornando alla segreteria – ha poi concluso – sono convinto che Gabriele ce la possa fare, l’auspicio è che ci possa essere un fronte largo a sostegno della sua candidatura, ma l’importante è ritrovare immediatamente l’unità nel centrosinistra”.