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I legali Ipi alla Commissione rifiuti: “Le dichiarazioni del Sindaco difformi dalla realtà”

E' un documento dettagliato e durissimo quello che i legali della Ipi srl gestione ordinaria, che fa capo ad Antonio Deodati,

Il Comune di Nettuno

E’ un documento dettagliato e durissimo quello che i legali della Ipi srl gestione ordinaria, che fa capo ad Antonio Deodati, hanno inviato alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, al Prefetto di Roma e per conoscenza al Comune di Nettuno per fare chiarezza sulle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Nettuno Angelo Casto lo scorso primo agosto nella seduta n.178 in cui era prevista l’audizione del Primo cittadini da lui stesso richiesta.

“Trattasi – sostengono i legali della Ipi – di dichiarazioni che riportano informazioni parziali e/o difformi dalla realtà fattuale e comportano una grave lesione dell’immagine della società. Pertanto, riservandoci ogni opportuna iniziativa riteniamo doveroso informare la Commissione circa la reale scansione degli accadimenti, suffragata dalla documentazione allegata”.

Ed il documento, non lesina sui dettagli, contestando le dichiarazioni del primo cittadino una ad una in un assaggio di quella che si preannuncia essere una dura battaglia legale tra il il primo cittadino e l’ex gestore de rifiuti a Nettuno.

I legali Ipi ripercorrono la vicenda giudiziaria legata all’interdittiva antimafia. “Premessa doverosa – sottolineano i legali – a fronte di dichiarazioni che il Sindaco avrebbe reso dalle quali un interprete ignaro potrebbe dare per scontata l’accertata mafiosità della Ipi e dei suoi soci o dipendenti, laddove il Sindaco fa riferimento alla ‘interdittiva antimafia alla Ipi, una società che fa riferimento al gruppo Deodati, con collegamenti a tale Antonio Nocera’”.

“Emerge in maniera incontrovertibile – aggiungono gli avvocati – che la Ipi è stata estromessa dall’appalto con la nomina del Commissario prefettizio senza che nelle motivazioni dei relativi atti si sia dato conto di un singolo accertamento relativo ai soci, amministratori o dipendenti della stessa Ipi, ovvero della società collegata Ecocar nei termini gravemente allusivi utilizzati dal Sindaco, appare contrario alla realtà fattuale, prima ancora che al diritto ed alla civiltà giuridica”.

Quindi si entra nel merito e i legali contestano ogni singola dichiarazione di Casto, da come è venuto a sapere dell’Iterdittiva, fino ai dati sul bando di gara assegnato alla Ipi (da 25 milioni e non da 50 assegnato dopo aver pubblicato la gara sulla Gazzetta europea), dal fatto che la Ipi avrebbe “fatto sparire i soldi dal cantiere di Nettuno” fino alla pesa non prevista nel capitolato Ipi, e poi non richiesta nel bando assegnato il 31 luglio 2017.

I legali Ipi ricostruiscono passo passo, date e documenti alla mano, le questioni relative a Durc ed Equitalia e forniscono alla Commissione tutto il materiale grazie al quale – sostengono – si possono smentire le affermazioni del Sindaco.