Il Pd in consiglio comunale a Latina chiede le immediate dimissioni del sindaco Giovanni Di Giorgi a causa del sequestro avvenuto ieri, del palazzo in corso di realizzazione a Borgo Piave, approvato dal comune con una variante denominata Malvaso, dal nome del consigliere comunale di maggioranza, che ne ha fatto richiesta. “Il sequestro da parte del Nipaf della costruzione di via Piave (figlia della variante denominata Malvaso) non è di certo un fulmine a ciel sereno – afferma il capogruppo del Pd, Alessandro Cozzolino in rappresentanza di tutto il gruppo consiliare – Di Giorgi, solo qualche mese fa, ha annunciato le sue dimissione a causa di alcuni interessi privati che prevalevano sul bene della città. Nell’ultimo giorno disponibile decide di tornare sui suoi passi promettendo di portare trasparenza in alcuni ambiti delicati, come quello dell’urbanistica. Dalle dichiarazioni, però, non si è mai passati ai fatti. Nessun piano particolareggiato è mai stato discusso in Commissione Urbanistica, nessun documento di questo genere si è discusso in consiglio comunale. Nulla si è fatto di concreto per cambiare rotta a questo modo di operare che, adesso, grazie anche al Nipaf, sta venendo fuori”. “Sarà sicuramente la magistratura a verificare le responsabilità ma di certo, dopo gli avvenimenti di ieri (via Quarto), e della variante Malvaso, di oggi, l’amministrazione comunale deve prendersi le proprie responsabilità, il sindaco deve dimettersi e ridare ai cittadini la parola per creare una maggioranza più responsabile”.
“Come confermato anche dal comunicato del comando provinciale della Forestale – continua Cozzolino – al consiglio comunale gli è stato tolto il potere di decidere e di discutere di temi fondamentali, come appunto i piani particolareggiati. Tutto, fino adesso, si è deciso nelle segrete stanze della giunta senza coinvolgere i consiglieri comunali, l’opposizione e le Commissioni preposte. É evidente che questi accadimenti non possono essere attribuiti ad un solo assessore. Il responsabile é il primo cittadino”.
“Gli atti giudiziari faranno il loro corso – afferma il consigliere comunale, Maurizio Mansutti – ma è chiaro che oggi il Gip ha preso delle prime conclusioni. Con la scelta dei nuovi assessori il sindaco ha fatto intendere chiaramente che c’era la necessità di fare chiarezza. Presenteremo una mozione di sfiducia affinché venga presto convocato un consiglio comunale ed ogni gruppo possa dire la sua su questa situazione grave per la città. Qui, è bene sottolinearlo, non si parla solo della variante Malvaso ma di ben 9 piani particolareggiati su 12 possibili. C’è un grave malessere. La palla deve passare ai cittadini”.