Il Comitato di quartiere di San Giacomo, a Nettuno il 20 gennaio ha inviato una seconda lettera al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per sollecitare una risposta ad una prima lettera, sottoscritta da 300 residenti del quartiere e protocollata presso la Prefettura della Capitale lo scorso 11 novembre. Nella missiva i residenti chiedeva chiarimenti riguardo all’arrivo di 40 cittadini immigrati in via dei Tinozzi. Il Comitato, con la petizione presentata chiedeva un rafforzamento delle forze di polizia sul territorio e l’impegno affinché la palazzina che ospita il centro (che si è scoperto poi non ha i certificati di agibilità) non diventi un punto di accoglienza permanente. “I cittadini di San Giacomo – si legge nella lettera del comitato – già vivono in un quartiere dove strade, fogne, illuminazione sono deficitarie e forse al limite dell’impraticabile, determinando un’assoluta insicurezza e una scarsa qualità della vita. Certo è che senza notizie e comunicazioni ufficiali da parte degli enti istituzionali, i cittadini vivono un’altra situazione di disagio nonostante ci sia sensibilità verso l’accoglienza”. I promotori dell’iniziativa – il Comitato di quartiere nella persona del Presidente Daniel Cardellini, Marco Roda e Marco Mancini – e i quasi 300 cittadini firmatari attendono una celere risposta. Ma non si può non sottolineare il fatto che, da quando sono arrivati, gli immigrati del centro non hanno mai causato problemi o creato allarme. Le uniche lamentele riguardano il vitto, non sempre all’altezza della situazione, e il vestiario, a volte inadeguato alla stagione.