Ferragosto è passato da giorni, le vacanze si possono considerare ormai alle spalle e a settembre ad Anzio ci sono appuntamenti importanti. Il primo riguarda l’organizzazione politica in vista delle prossime elezioni. Prima del voto al Comune gli appuntamenti elettorali, che daranno certamente uno sprint al confronto anche a livello locale, dovrebbero essere ben due, il voto in Regione e quello Nazionale. Per l’inizio della prossima estate (si pensa aprile o maggio) bisogna essere pronti: coalizione, sostenitori, candidati. Uno dei protagonisti delle prossime elezioni comunali sarà certamente Candido De Angelis, indicato dal Sindaco di Anzio Luciano Bruschini come l’unico in grado di riunire il centrodestra. Ma la Reunion del centrodestra, dopo la spaccatura delle elezioni del 2013 è tutto fuorché scontata. Anzio e il centrodestra in questo momento godono dell’onda lunga di una buona stagione estiva ma i problemi sul territorio non mancano, le contestazioni neanche e ci sono forze nuove pronte a schierarsi con un’incisività diversa da quella dell’opposizione storica neroniana. La questione la affrontiamo proprio con il possibile candidato del centrodestra il cui nome al momento è “su piazza”, Candido De Angelis che Anzio l’ha già governata per due mandati.
Dopo un periodo difficile – chiediamo – legato ad episodi che hanno indotto molti a parlare di mafia, Anzio sta trascorrendo un’estate d’oro. Un momento molto positivo che può incidere sulla buona riuscita di una rinascita del centrodestra?
“In molti nei mesi scorsi hanno sparlato di una città governata in commistione con la mafia – risponde De Angelis – una commistione che ad Anzio non è mai esistita. In molti hanno contestato la famigerata Bandiera blu e anche quella verde, che sono un valore assoluto e che hanno portato turismo e risultati. Personalmente spero che la prendano anche Nettuno, Ardea e Pomezia, perché sarebbe importante fare sistema, come accade in altre Regioni. Un litorale blu servirebbe a tutti, invece continuiamo ad essere unica eccellenza nella nostra Provincia. Per Anzio – aggiunge – è stata un’ottima estate, con un tutto esaurito che è lampante. Anche durante il resto dell’anno la Città ha registrato tantissime presenze, il che vuol dire che si è lavorato bene, ma si può e si deve fare molto meglio perché l’indotto del turismo può e deve crescere ancora moltissimo”.
Restano però problemi evidenti, su tutti quello della gestione dei rifiuti e di una raccolta differenziata che non decolla, in una cittadina turistica un problema davvero serio…
“E’ innegabile che ci siamo problemi con i rifiuti – risponde – la differenziata va riorganizzata. Uno di motivi sui quali, nel 2013, ci dividemmo come centrodestra, era proprio sulle modalità di gestione della raccolta differenziata. La pensavamo diversamente ed oggi, probabilmente, su questa vicenda possiamo dire che avevamo ragione noi. Non si può fare finta di non vedere che la Ditta che ha vinto il nuovo bando è stata commissariata e che oggi soffre di tantissimi problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Questo sarà la questione più seria che il Consiglio Comunale dovrà affrontare alla ripresa dei lavori”.
Un altro problema spesso sollevato è quello di un ricambio generazionale in politica e in questa maggioranza, in cui molti assessori ricoprono il proprio ruolo da decenni. La questione è in discussione?
“Sulla coalizione e su un fisiologico ricambio generazionale, finita l’estate, ci confronteremo a viso aperto e con senso di responsabilità. Da una valutazione politica del Sindaco Bruschini che, giustamente, auspica la riunione del centrodestra si avrà il primo banco di prova con le prossime elezioni regionali e nazionali. A settembre ci incontreremo per lavorare al centrodestra unito, compatto, rivolto a dare risposte positive alle problematiche dei cittadini, con un progetto di sviluppo e di crescita per il nostro territorio. Se ci guardiamo intorno, dopo vent’anni, Anzio è una perla rara rispetto ai Comuni vicini, mal governati, più volte commissariati e lontani dai cittadini. Abbiamo avuto sempre molti consensi e la mia candidatura, ci tengo a sottolinearlo, non è condizione essenziale per ricompattarci. Dopo aver trovato delle motivazioni per stare insieme, nell’interesse esclusivo dei cittadini di Anzio, si può discutere di candidature. Nel 2013 su alcune questioni avevo ragione, su altre torto ma il Centrodestra ad Anzio, come realtà di governo ce lo siamo inventato noi, prima governava quello che oggi è il Pd. Se non riusciremo sarà finito un percorso, in passato sempre premiato, liberamente, dai cittadini. Il rinnovamento è anche nelle cose, nei progetti, nel disegno di una Città, non soltanto nelle persone. Dobbiamo lavorare ad un Centrodestra aperto, senza escludere nessuno ma aprendo ai giovani, al volontariato ed a tante categorie che amano questa Città e che sono desiderose di portare il loro contributo di idee e progetti per Anzio. Al rinnovamento dell’Esecutivo, che in parte potrebbe essere naturale, ci lavoreremo e ci ragioneremo insieme. Ora dobbiamo vedere se c’è la capacità e l’intelligenza da parte delle donne e degli uomini di portare avanti questo centrodestra vincente”.
In discussione tra le cose da risolvere le concessioni degli impianti sportivi…
“Facile sarebbe chiudere e revocare tutte le concessioni, dimenticando l’importanza sociale, sportiva, educativa che svolgono molte società del territorio. Una classe politica seria, affronta i problemi, li risolve senza creare disagi alla cittadinanza. A settembre affronteremo la problematica concessioni, considerando l’importanza dello sport nella nostra Città”.
Tra i problemi anche cose positive che fanno ben sperare, come il Bando del nuovo Porto.
“Ci sono diversi aspetti positivi come il recupero del Parco del Vallo Volsco, l’apertura dell’Istituto Nautico di Anzio, il famoso sold out turistico, certificato dal Tg2 e da associazioni che operano nel settore immobiliare, i percorsi turistici storici ed archeologici che tanto successo hanno avuto durante la stagione. Sul Porto i presupposti sono positivi, anche se personalmente è una realtà su cui ho dei rimpianti. Non pensiamo agli scontri del passato ma guardiamo al futuro, abbiamo il dovere di trovare una soluzione alle problematiche degli ormeggiatori. Sull’iter del Porto Bruschini ha intrapreso la strada giusta… dopo tanto lavoro dobbiamo fare in modo che i lavori partano prima possibile. Nessuna forza politica, ad oggi, ha per Anzio un progetto serio e credibile di crescita e sviluppo. Le Città, mai come in questo momento storico, necessitano di scelte coraggiose e di soluzioni concrete alle problematiche dei cittadini. Fare un ragionamento serio su urbanistica, opere pubbliche, scuole, turismo, sociale, cultura, ambiente dovrebbe essere importante ma oggi chi dovrebbe rappresentare il nuovo è più vecchio del vecchio, con la corsa sfrenata a parlare male, a prescindere, della città nella quale viviamo e soprattutto lavoriamo”.
Il Comune di Anzio da diversi anni va in affanno su alcune questioni, come la presentazione del Bilancio, i bollettini delle mense e non solo… probabilmente serve una Riorganizzazione della pianta comunale.
“In un contesto che prevede l’ottimizzazione dei servizi, la riorganizzazione dell’Ente, in termini meritocratici, è uno dei principali compiti da sostenere. Ci si sta lavorando, ci sono in programma dei rinforzi, delle assunzioni, dei percorsi di crescita ai quali necessiterà dare seguito per sistemare la situazione”.
L’ultima battaglia elettorale ad Anzio ha visto una lotta “in famiglia”, il prossimo scontro sembra destinato ad affrontare nuove sfide, che scenario pensa da trovare?
“Il centrodestra unito, vicino ai cittadini, alle aziende, alle associazioni e a chi si impegna quotidianamente per la città, è il progetto vincente. Di questo ne sono assolutamente certo. Amministrare una Città di 60.000 abitanti, che in estate diventano almeno 150.000, è una cosa seria. Io credo fermamente in questo progetto, a prescindere dalla mia candidatura, che passerà attraverso un vero confronto all’interno del centrodestra. Non dimentico le tante cose positive fatte, sento l’orgoglio di difenderle e preservarle da coloro che, dopo tanta storia, vorrebbero fare di Anzio un luogo triste e periferico. Noi siamo andati sempre avanti, senza commissariamenti, senza società di servizi, insieme all’operosità dei dipendenti che invito ad essere i primi a difendere il Comune e la Città nella quale hanno l’onore di lavorare. Noi abbiamo sempre governato questa città, da persone libere e senza mai farci condizionare da nessuno. A settembre sarò al tavolo del confronto aperto nel centrodestra, mi sento in diritto e soprattutto in dovere di essere presente e di dire la mia. Se ci sarà convergenza su un progetto di Città e sulla mia persona va bene, se sarà su altri andrà bene lo stesso.. ma dobbiamo avere, tutti, il senso di responsabilità di creare una colazione credibile e vincente, io penso che ci siano tutte le condizioni per farlo”.
E’ il momento del confronto e della diplomazia ad Anzio, quindi, in attesa dell’inizio di una campagna elettorale che si preannuncia tutt’altro che serena.