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Rifiuti, servizio a singhiozzo, operai aggrediti in strada e senza stipendio: situazione esplosiva

La prima sensazione che si avverte, fortissima, alcuni entro Ipi di Nettuno dove i cittadini si devono recare a ritirare le buste per la differenziata,

Un mezzo della Ipi

La prima sensazione che si avverte, fortissima, entrando al Centro Ipi di Nettuno dove i cittadini si devono recare a ritirare le buste per la differenziata, ma anche a buttare gli ingombranti è l’odore terribile che pervade tutta la zona. Non sembrano farci quasi più caso gli operai della Ipi che lavorano li tra mille disagi. Lo stipendio di luglio non è stato versato, mille lettere di richiamo hanno rallentato un servizio già pessimo, il 31 luglio sono in scadenza 30 contratti a termine e “già così finire il giro è impossibile”.

In questi giorni l’Amministrazione comunale di Nettuno ha pubblicato un lungo sfogo per fare presenti le situazioni critiche legate a vecchie pendenze economiche e ad una serie di problemi che si vivono e che rendono difficile il proseguimento del rapporto con questa società, nel frattempo in mezzo alle diatribe gestionali e amministrative i drammi si consumano sulle strade con il personale esasperato e i cittadini privati di un servizio che pagano a caro prezzo.

“Questa mattina siamo stati aggrediti per strada – spiega un dipendente – un uomo si è quasi buttato sotto la camion e voleva spaccare il vetro del mezzo perché la raccolta era in ritardo. Un’altro ci ha inseguito a piedi urlando, ma noi davvero facciamo il possibile. Abbiamo ricevuto lettere di richiamo su ogni cosa, abbiamo dovuto rallentare un servizio che già prima, a causa della carenza di personale, era difficile da completare. Adesso è impossibile. Ogni giorno torniamo qui e segnaliamo le vie che abbiamo dovuto saltare, ma nessuno reindirizzare il personale per finirlo e fare gli straordinari è impossibile. Lettere di richiamo sono arrivate anche per gli straordinari”.

“Qui siamo davvero stanchi – spiega un altro – ci hanno tolto prima i mezzi, poi i colleghi sono diventati sempre meno, tranne le dieci persone assunte dal Commissario, chiuse tutto il giorno dentro un ufficio, non sappiamo bene a fare cosa, ora ci hanno tolto anche i soldi. Mentre il Comune dice che è colpa del commissario. il Commissario dice che è colpa di chi c’era prima, noi stiamo senza soldi e i cittadini senza servizio e anziché prendercela tutti con chi è responsabile i cittadini aggrediscono noi, che non c’entriamo niente. Se il servizio non funziona è perché hanno reso impossibile farlo funzionare. Se vado a 30 all’ora e ci vado sennò mi licenziano, in sei ore posso arrivare a metà giro facendo l’impossibile, non oltre. Ma forse c’è a chi conviene che il giro sia solo mezzo”. 

In questo periodo di malumori, tra l’altro, qualcuno è in malattia e la situazione si complica sempre di più. “Dicono che non rinnovano il contratto alla Ipi – dice un altro – spero che qualcuno faccia il bilancio anche economico della gestione del Commissario, che ha tolto gli operai per assumere 10 amministrativi, che ci ha rallentato il giro ed ha operato con l’unico risultato di riempire la città di immondizia. Con gli straordinari ce la potevamo fare, ma non vogliono e adesso altri 30 se ne vanno, ad agosto Nettuno sarà sommersa dall’immondizia”. 

Una situazione che sembra davvero esplosiva e probabilmente l’unica soluzione possibile è quella di un appalto ponte fino dicembre, quando il nuovo bando dell’Amministrazione 5 stelle, che sarà pubblicato. giorni, dovrebbe essere stato assegnato con un servizio annunciato come rivoluzionario. Intanto c’è un’estate da far passare.