Una folla di cittadini, raggiunti da avvisi di accertamento Imu risalenti al 2012, si è riversata stamattina presso l’ufficio tributi del Comune di Nettuno al centro commerciale Le Vele. I cittadini sono arrivati prima dell’orario di apertura e si erano già numerati con un sistema fai da te, che ne vedeva in coda circa 89. Una volta aperti gli uffici, alle 9,20 circa, chi entrava nel piccolo ufficio super affollato, si trovava già circa 90 persone davanti. Alle 9,50 erano 120 le persone in attesa e l’umore di moltissimi davvero nero. “Ho pagato l’Imu nel 2012 e adesso devo perdere una giornata di ferie in questo ufficio per far vedere che ho pagato, mi sembra assurdo, mi piacerebbe sapere come li mandano questi accertamenti e come fa a non risultare che ho pagato”. Stessa presa di posizione per una signora. “Mi sono fatta accompagnare qui e vedo che non sono l’unica – ci dice – mi verranno a riprendere alle 14 perché ci sono 82 persone davanti a me e sono arrivata all’orario di apertura. Questi uffici aprono due volte a settimana e noi dobbiamo stare in fila fino alla pensione”.
A chiarire cosa è accaduto il Dirigente dell’Area Economico Finanziaria del Comune di Luigi D’Aprano. “Per motivi stringenti legati al bilancio – spiega D’Aprano – abbiamo inviato 6000 avvisi di pagamento tutti insieme. Non potevamo scaglionarli, come sarebbe stato giusto, per evitare problemi contabili e amministrativi. Su queste cifre è possibile un margine di errore minimo. Ma se anche sono stati sbagliati solo 200 avvisi è ovvio che purtroppo si crea fila. Ma abbiamo già deciso delle contromisure per limitare i disagi. Da domani l’Ufficio aprirà tutti i giorni e non solo due volte la settimana, fino al 31 luglio. Così tutti avranno modo di parlare con il personale senza fare lunghe attese. Ricordiamo ai cittadini che ci sono 60 giorni di tempo per chiarire. Inoltre da domani sarà attivo uno sportello dedicato solo a chi deve far vedere che ha già pagato. Basterà mostrare la ricevuta e andare via, senza fare la fila. Infine ricordiamo ai cittadini che non hanno modo di andare agli uffici delle Vele che possono dialogare con l’ufficio tributi via mail e via pec per ogni chiarimento pur rimanendo a casa. Dispiace per i disguidi ma questa manovra è necessaria e annuncio fin da ora che a settembre sarà inviata una seconda tranche di accertamenti perché, a fronte di qualche errore di cui ci scusiamo, ci sono molti che invece non hanno pagato”.