Assemblee, manifestazioni, forse uno sciopero, questo è nell’aria alla Ipi di Nettuno, la società che si occupa del Servizio di Nettezza urbana in cui gli operai, in questi giorni, si sono visti recapitare “pacchi” di lettere di richiamo. Sono 440 le lettere inviate, decine le contestazioni mosse ad ogni singolo operaio, dalla divisa agli eccessi di velocità. Inutile nascondere che in molti si sono convinti che la mossa del Commissario alla guida della Ipi sia il primo passo per una serie di licenziamenti di massa. A smentire che queste siano le intenzioni dei vertici della Ipi o del Comune di Nettuno, ci pensa il vicesindaco Daniele Mancini. “Qui nessuno vuole licenziare gli operai sia ben chiaro – spiega senza troppi giri di parole – è tutto il giorno che ci arrivano notizie di questo genere, ma è una sciocchezza. Siamo a conoscenza delle contestazioni mosse dal Commissario, si tratta di rilievi legati alla sicurezza del personale di solito questione piuttosto cara ai sindacati. Non si possono accettare il superamento dei limiti di velocità e i rischi che comporta e anche le altre questioni meritano di essere ascoltate e, soprattutto, sono questioni che si possono risolvere, come l’adeguamento degli spogliatoi del personale. Sono rilievi per migliorare la situazione non l’avvio di procedure di licenziamento. Noi, ovviamente – sottolinea Mancini – non abbiamo potere decisionale sulla gestione, ma siamo certi che non c’è nessuna intenzionalità in questo senso. In ogni caso – conclude – ci faremo carico di contattare il Commissario per chiarire la vicenda. Dispiace che questa Amministrazione debba pagare lo scotto di questa situazione, quando si è impegnata al massimo per garantire prima gli stipendi e poi un servizio di raccolta dei rifiuti adatto a questa città. Contrariamente a quanto molti sembrano pensare è convinzione di questa Amministrazione che la gran parte del personale della Ipi sia composto da persone che svolgono con impegno e dignità il proprio lavoro e a tutela di queste persone e delle loro famiglie è stato messo in campo uno sforzo economico notevole per garantire i livelli occupazionali, da parte di un Ente che non brilla per liquidità”.