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Federici del Pd dopo il voto: “Ragioniamo per evitare la ‘cintura del Grillo'”

“Cricket Belt” e necessità di rinnovamento: una riflessione sulle amministrative 2017 nella Provincia meridionale di Roma.

“Cricket Belt” e necessità di rinnovamento: una riflessione sulle amministrative 2017 nella Provincia meridionale di Roma. Nella presente fase tripolare multipartitica, caratterizzante lo scenario politico del nostro Paese, il dato nazionale conferito dal risultato generale delle amministrative 2017 in Italia vede una fisiologica ripresa del centrodestra, con un calo del centrosinistra che mantiene ancora  “de facto”  la maggioranza assoluta e, seppur con qualche miglioramento percentuale nei consensi elettorali, un mancato consolidamento a livello amministrativo da parte del Movimento 5 Stelle. Il dato maggiormente significativo in questa tornata elettorale può essere rintracciato, con molta probabilità, nel fatto che soltanto il 47% degli aventi diritto al voto abbia preso parte alle elezioni: un elemento importante che dovrebbe aprire una riflessione di non poco conto all’interno del dibattito nazionale, considerando che meno di un italiano su due si sia presentato alle urne.

Di seguito, emerge un aspetto non privo d’interesse nel nostro territorio del litorale nella parte meridionale della Provincia di Roma. Il 32° Collegio della Camera dei Deputati che compone la XV Circoscrizione “Lazio 1” vede tre Comuni su quattro, con Pomezia (2013), Nettuno (2016) e Ardea (2017) contraddistinti da un’amministrazione del Movimento 5 Stelle: probabilmente, generando un raro consolidamento da parte dei grillini a livello amministrativo in termini nazionali di un territorio composto da enti locali limitrofi. Salvo ulteriori imprevisti di sorta, nel 2018 ci saranno le elezioni ad Anzio: il quarto Comune dei tre summenzionati.

Il 32° Collegio della Camera, di pari passo agli ulteriori territori del litorale laziale, ha rappresentato storicamente una comunità e una geografia particolarmente sensibili alle istanze del centrodestra. In questa parte d’Italia, il centrodestra aveva un elettorato consolidato, capace di esprimere una classe dirigente a molteplici livelli. La relativa diminuzione del consenso elettorale dell’orbita di Forza Italia e dell’allora realtà di Alleanza Nazionale ha comportato uno svuotamento di voti non a favore della propria controparte del centrosinistra, altresì, un progressivo consolidamento amministrativo da parte del Movimento 5 Stelle.

Da qui nasce provocatoriamente il termine di: “Cricket Belt”, la cosiddetta “Cintura del Grillo.” Prendendo in prestito ironicamente dalla terminologia americana della “Rust Belt” (letteralmente: “La cintura di ruggine”), indicante la regione compresa dai Grandi Laghi fino al Midwest degli Stati Uniti che si riferisce a fenomeni come il declino economico e il decadimento urbano dovuti alla contrazione del settore industriale, un tempo molto attivo, la stessa “Cricket Belt” potrebbe rimandare a probabili e simili scenari in un territorio particolarmente colpito dalla crisi economica.

Una riflessione legittima nei confronti del centrosinistra deve accompagnare la possibile instaurazione della “Cricket Belt”, insieme alle elezioni comunali di Anzio nel 2018,  ovvero la necessità di tornare ad ascoltare i territori, puntando le proprie energie con serietà sul rinnovamento della classe dirigente, parlando con le persone e collaborando vivacemente con dimensioni affini. Senza escludere ulteriori ragionamenti fondati e non privi di capacità analitica, una delle chiavi di lettura di questa ultima tornata elettorale sui nostri territori rimane l’attenzione alle mere necessità del litorale, rifuggendo da slogan che lasciano il tempo che trovano e tornando a fare seriamente “Politica” con passione, preparazione e umiltà.