Politica

Il Vicesindaco di Nettuno: “Sulla disgrazia di un feto, la bassezza della politica”

Con la nomina di Laura Pizzotti e Lorenza Alessandrini alla commissione di controllo die giudici popolari è stata dichiarata chiusa la seduta di consiglio comunale di oggi a Nettuno. Ma prima che si uscisse dall’aula del palazzo comunale il Vicesindaco di Nettuno Daniele Mancini ha chiesto di poter parlare ai presenti per dire la sua su un evento doloroso accaduto nei giorni scorsi a Nettuno, relativo alla richiesta di sostegno economico presentata ai Servizi sociali da una donna incinta che aveva perso la sua bimba al settimo mese di gravidanza. Un sostegno per seppellire il feto della piccola, dopo l’autopsia disposta dalla Magistratura. E le parole di Mancini sono state durissime. “Abbiamo ripercorso tutta la vicenda di questa donna – ha detto il vicesindaco – che lo scorso 30 maggio si è presentata ai Servizi sociali facendo presente la sua situazione. Ho chiesto una relazione agli uffici e so che ci siamo subito attivati e l’unica cosa che le abbiamo chiesto, è stata di presentare il suo Isee, l’indicatore di capacità economica, perché ogni Amministrazione comunale deve necessariamente rispettare le indicazioni di legge quando mette a disposizione dei cittadini soldi pubblici. La signora non si è più ripresentata nei nostri uffici. Nonostante questo il Comune ha da se ricavato il suo Isee, ha contattato la Asl per avviare le procedure e abbiamo contattato l’ufficio cimiteriale, infine, il personale degli uffici l’ha contatta per discutere con lei l’intervento da portare avanti. La Signora ci ha detto di aver già risolto il problema con il Comune di Anzio e non ha voluto più discutere con noi. Ora quello che voglio dire è che siamo vicini alla signora per quanto accaduto, che il comportamento degli uffici di Nettuno è stato lodevole e vicino alla Signora, nel rispetto dei vincoli di legge da cui nessuno può uscire. Abbiamo appreso dalla Asl che la signora aveva rinunciato al feto e l’Azienda economica aveva agito di sua competenza. E’ invece volgare e vergognoso che la politica si inserisca in questi contesti di dolore per strumentalizzare un fatto umano che attiene alla pietà umana. Certe cose si fanno e non si dicono. State sereni – ha detto ancora Mancini, che senza mai citarlo ha fatto chiaro riferimento ad un assessore di Anzio intervenuto sulla vicenda – i cittadini sanno bene quello che accade, non sono marionette né stupidi. Se questo è il livello del confronto politico su cui ci si dovrà confrontare noi non ci stiamo. Viviamo di altro, il nostro è un ruolo di servizio ai cittadini e alla comunità per tornare ad una situazione di normalità, invece altri scendono a livelli incredibili, probabilmente a difesa di chissà cosa credono di stare per perdere”. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere Claudio Dell’Uomo. “Gli uffici hanno agito correttamente – ha detto – per il resto si sbaglia a livello umano non centra la politica”. Infine il consigliere Lorenza Alessandrini. “E’ stato giusto chiedere l’idee – ha detto – capisco che una donna in una situazione simile sia sconvolta, ma nessuno si può approfittare di casi simili. Di certi vergognosi modi di fare non si dovrebbe neanche parlare”. Infine ha detto la sua il consigliere del Pd Giacomo Menghini. “In certi drammatici momenti – ha detto – chi subisce un lutto sente di dover essere risarcito per quello che gli è capitato, ma le leggi vanno rispettate. Siamo certi che gli uffici hanno agito nel modo migliori e siamo d’accordo con il vicesindaco che certe questioni non vanno strumentalizzate, come accade in ogni formazione politica. Basti pensare alle dichiarazione di alcuni 5 stelle sui fatti di Torino”.