Home Politica Piano trasporti insieme ad Anzio, scatta la polemica in consiglio a Nettuno

Piano trasporti insieme ad Anzio, scatta la polemica in consiglio a Nettuno

E' in corso in questo momento il consiglio comunale del Comune di Nettuno in cui, dopo il rinvio del punto all'ordine del giorno

E’ in corso in questo momento il consiglio comunale del Comune di Nettuno in cui, dopo il rinvio del punto all’ordine del giorno (rinvio a fine seduta per delle modifiche) sullo statuto dei cittadini, si è entrati nel merito della discussione del progetto di servizio di trasporto pubblico intercomunale insieme al Comune di Anzio.

Un progetto comune per portare una serie di vantaggi concreti, sia nel servizio che nei costi, ai residenti dei due comuni. Ad illustrare il progetto, non senza qualche difficoltà legata ai tempi strettissimi, con cui il Comune di Anzio ha sottoscritto il documento, l’assessore Guido Fiorillo. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di opposizione Rodolfo Turano che ha chiesto chiarezza su una serie di dettagli tecnici, a partire dalla possibile assegnazione dell’appalto proprio a seguito della convenzione da stipulare. Fiorillo ha spiegato i benefici della nuova convenzione e, di fronte alla richiesta del consigliere di opposizione Giacomo Menghini e della consigliera Maria Antonietta Caponi, di rinviare il punto per meglio studiare gli emendamenti di Anzio, ha sottolineato anche l’importanza di un’approvazione in tempi rapidi. “Siamo agli sgoccioli – ha detto – non ci sono modifiche sostanziali e apporta solo benefici”.

Il consigliere Enrica Vaccari ha sottolineato che non è piacevole arrivare sempre ad approvazioni in tempi strettissimi. “Non è possibile agire in questi termini, navigate a vista e siete carenti in programmazione”. Immediata la replica del consigliere a 5 stelle Marco Montani. “Non siete venuti in commissione le ultime due volte, noi abbiamo studiato il documento e questo con le modifiche di Anzio non cambia la sostanza. Potevate venire”. “Le commissioni le avete fatte saltare per motivi vostri” – ha replicato stizzita la Vaccari subito ripresa dal Presidente del consiglio comunale Giuseppe Nigro per non aver rispettato l’ordine di intervento. Poi è stata la volta del consigliere Claudio Dell’Uomo. “Concordo sul fatto che si arriva troppo tardi a discutere delle cose. In commissione avete discusso di un altro piano. Sono felice che i problemi che sono stati creati con Anzio non abbiamo portato problemi in questo settore”.

A chiedere di nuovo la parola l’assessore Fiorilli. “Ho fatto il possibile per arrivare con Anzio alla definizione di questo progetto che avvantaggia i cittadini. Non ho interessi diversi da quello pubblico per arrivare ad approvare il progetto e chiedere i fondi, è su questo che ci dobbiamo esprimere”.

A prendere la parola anche il vicesindaco e assessore all’Ambiente Daniele Mancini, evidentemente stizzito dalle lungaggini del dibattito. “Fate il vostro ruolo – ha detto – ma qui c’è una maggioranza e un’opposizione. Al momento di decidere decidiamo noi che siamo la maggioranza”. La Vaccari lo ha invitato a fare silenzio. “Gli assessori qui devono ascoltare – ha detto – Lei parla a sproposito”. Ne è nato un battibecco sui reciproci ruoli in cui si usciti fuori dai ranghi dell’educazione. E’ stata poi la volta di Fiorilli che l’ha buttata in politica. “State cercando pretesti – ha detto – di queste cose risponderete nel merito ai cittadini che saranno penalizzati dalla mancata approvazione”.

L’assessore Mancini ha di nuovo preso la parola, completamente fuori dal suo ruolo e con il sostegno del Presidente dell’assise Giuseppe Nigro, ha sostenuto che l’opposizione “stava facendo perdere tempo” su una proposta “a tutto vantaggio della città”.

Dell’Uomo è poi andato allo scontro con il vicesindaco, ed ha ribadito che il dibattito politico non riguarda Mancini che risponde “a sproposito e fuori dal suo ruolo in un’aula politica”. “Se questa vi sembra democrazia – ha concluso – votatevela da soli”. Nigro, regolamento alla mano, ha detto che il vicesindaco può prendere la parola, come certificato dal Consiglio di Stato. Il dibattito è stato rinviato a dopo la riunione dei Capigruppo.