Una riconferma record quella di Matteo Renzi alla guida del Pd. E anche Anzio e Nettuno hanno contribuito alla rielezione con dati in linea con quelli nazionali. Non ha deluso, nonostante i timori iniziali, neanche il dato sull’affluenza in una domenica di Ponte con il primo maggio.
A Nettuno si è votato in tre seggi. In totale, hanno espresso la propria preferenza 710 persone di queste 559 hanno votato per Renzi, 100 per Andrea Orlando e 51 per Michele Emiliano. In percentuale Renzi ha ottenuto il 78,7% (in realtà circa 6 punti sopra il dato nazionale), Orlando il 14,1% (a livello nazionale sale al 21%) e Emiliano si ferma la 7,2% (7,8 a livello nazionale).
Appena diversa la situazione ad Anzio. A votare, in sei seggi messi a disposizione sul territorio comunale, 1196 cittadini. Ben 4 le schede nulle. Sono 800 le preferenze incassate da Renzi, 333 quelle per Orlando e appena 59 quelle per Emiliano. In percentuale Renzi ottiene il 66,89% (poco meno del voto nazionale), boom di preferenze per Orlando, che sale fino ad un inconsueto 27,84% mentre resta al palo il governatore della Puglia fermo poco sotto il 5% (4,93% la sua percentuale).
“Un immenso grazie a tutti – ha detto Renzi una volta incassata la vittoria – ho imparato che questo non è un partito personale. Quando centinaia di migliaia di persone votano, come si fa a dire che questo è il partito di una persona? Inizia una storia totalmente nuova, vogliamo fare una grande coalizione con i cittadini non con partiti che alla fine non rappresentano nemmeno se stessi. Abbiamo il compito storico di non lasciare l’Italia nella palude. Se saremo in grado di lasciare agli altri il monopolio della paura, del complottismo e della disperazione, daremo significato a chi oggi, saltando il ponte, ha dato fiducia al Partito Democratico”. Gianni De Micheli, di Anzio, eletto alla direzione nazionale.