E’ durata lo spazio di qualche ora la notizia della raccolta firme, da parte dei consiglieri di maggioranza del cosiddetto “gruppo trasversale”, per sfiduciare il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta. Lo stesso primo cittadino, qualche giorno prima, aveva fatto capire con chiarezza che era pronto a dimettersi durante gli incontri previsti all’inizio della prossima settimana, se la situazione non si fosse ricomposta, senza se e senza ma. A smentire la raccolta firme (ne basterebbe solo una, visto che l’opposizione era già pronta alla sfiducia) i diretti interessati. “La raccolta di firme insieme all’opposizione è pura fantasia – fanno sapere Matteo Selva, Lorena Migliaccio, Domenico Della Millia e Giuseppe Barraco – Non stiamo facendo nessun gioco segreto. Noi siamo stati chiari fin dall’inizio con Alessio. L’immobilismo aveva portato a un calo del consenso abissale ed è solo per questo che abbiamo richiesto al Sindaco di azzerare le cariche e costringere tutti a metterci la faccia. Chi non era d’accordo, poteva anche andare via. Probabilmente il Sindaco, mal consigliato, non ha recepito chiaramente il nostro messaggio. Il nostro non è un ricatto, né una richiesta di incarichi, anzi. Vogliamo solo ricompattare la maggioranza e ripartire più forti di prima. A metà della prossima settimana – continua la nota dei quattro consiglieri – dovremmo avere una riunione di maggioranza, e se l’atteggiamento nei nostri confronti dovesse essere ancora di chiusura, convinto che lo stiamo ricattando, allora il sindaco può scegliere la strada che vuole, anche le dimissioni. I tempi ormai sono strettissimi, entro fine gennaio dobbiamo capire cosa fare e ripartire”. Quello che pare evidente è che la maggioranza di centrosinistra sia ormai ai ferri corti e che i margini di trattativa si riducono ad ogni esternazione. Non resta che attendere i prossimi incontri per capire che in che direzione evolve la crisi.