I genitori degli studenti delle scuole primarie di Anzio hanno studiato una serie di proposte per migliorare il contestassimo servizio mense.
Si chiede un PIANO DI MANUTENZIONE (art 12 del CSA) in cui si fa cenno alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature, degli impianti e dei locali indicando la frequenza degli interventi. Un CRONOPROGRAMMA dei lavori individuati dalla ditta (di cui ovviamente non conosciamo la relazione presentata in sede di offerta – sottolineano i genitori) e così elenchiamo degli esempi indicati nel CSA: metanizzazione, potabilizzazione dell’acqua, tinteggiatura e sistemazione dei pavimenti nelle cucine, implementazione attrezzatura nei refettori, tinteggiatura e insonorizzazione dei refettori…(NB art 11 del CSA – la metanizzazione viene considerata una miglioria alla fruibilità del servizio). PIANO TRASPORTI (art 28 del CSA) “elaborato e presentato in fase di gara deve essere rispettato o rivisto per migliorarlo o per eventuali nuove esigenze” – (art 26 del CSA) “i mezzi di trasporto devono essere in numero sufficiente per consentire le consegne in 15-20 minuti”. PIANO DI SANIFICAZIONE (art 32/54 del CSA) dei refettori e dei centri in cui si effettua la sola ditribuzione. CARTA DEL SERVIZIO ossia una “dichiarazione di intenti” (Direttiva del PdC del 27/03/1994 – Finanziaria 2008) in cui la ditta che eroga il servizio descrive gli aspetti del servizio offerto. Deve contenere la descrizione dettagliata del servizio perchè “E’ UNO STRUMENTO CHE REGOLA IL RAPPORTO CON L’UTENZA, PERMETTENDO ALL’UTENZA DI CONFRONTARE IL LIVELLO DI QUALITA’ PROMESSO CON QUELLO EROGATO”.
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