Home Politica Ritardi e inefficenze, il vicesindaco di Nettuno Daniele Mancini: “Ora basta”

Ritardi e inefficenze, il vicesindaco di Nettuno Daniele Mancini: “Ora basta”

La volontà di “rispondere con efficenza alle esigenze dei cittadini che hanno avuto fiducia nel messaggio di rinnovamento del Movimento 5 stelle” e

Daniele Mancini, assessore all'Ambiente e Vicesindaco di Nettuno

La volontà di “rispondere con efficenza alle esigenze dei cittadini che hanno avuto fiducia nel messaggio di rinnovamento del Movimento 5 stelle” e il sentirsi colpito “da cittadino prima che da Vicesindaco” dalle inefficienze e i disagi che alle volte può causare la Pubblica Amministrazione in alcuni casi “vessatoria e ostile”, sono alla base dello sfogo dell’Assessore e Vicesindaco del Comune di Nettuno Daniele Mancini. 

Mancini affida alla stampa quella che vuole essere una presa di posizione radicale e precisa sul funzionamento, o meglio malfunzionamento, della burocrazia che rallenta e blocca in una “melma” l’azione politica e crea danni e disagi ai cittadini. Non un generico puntare il dito contro i dipendenti pubblici, la maggior parte dei quali dediti al lavoro, ma un atto d’accusa preciso nei confronti di alcune persone che sembrano rispondere a logiche diverse da quelle dell’interesse pubblico e dei cittadini.

“Uno dei nostri slogan durante la campagna elettorale – spiega il Vicesindaco Mancini, sostenuto in questa presa di posizione dal Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Nigro – è stato quello di annunciare la volontà di entrare nelle Istituzioni e, dopo aver indicato la strada, lasciare libertà di azione, ognuno per le proprie competenze, a Dirigenti e Dipendenti nei limiti dei loro ruoli. Noi – ha poi aggiunto – ci saremmo limitati al controllo. Molte cose abbiamo fatto, rispetto a quanto promesso, altre sono ancora da finire, e ci sono enormi ritardi, nonostante alcuni assessori lavorino anche 12 ore al giorno solo per il Comune di Nettuno. Questa libertà che noi abbiamo concesso al personale, molti l’hanno compresa appieno e apprezzata altri invece l’hanno vista come una debolezza rispetto, ad esempio, alle precedenti amministrazioni che probabilmente erano più rispettate”. Quello a cui fa riferimento il Vicesindaco Mancini è un problema serio e non mancano esempi per rendere l’idea di quello di cui si parla.

“Io oggi scendo in campo insieme ai cittadini – sottolinea il Vicesindaco – e mi rendo conto che a volte l’amministrazione è vessatoria con loro come con noi amministratori. Faccio un esempio: a luglio del 2016 il Comitato di Sandalo ha inaugurato un’area verde donata da privati e generosi cittadini in memoria del figlio deceduto in un incidente. Nella zona una casetta e giochi per i bimbi, tutto realizzato con forze private. Al Comune hanno chiesto sostegno per posizionare una fontanella e tre specchi agli incroci, con l’attivazione dell’acqua potabile. Tremila euro la spesa complessiva a cui abbiamo subito detto si. Come giunta – sottolinea – ci siamo attivati in due direzioni, con i grandi ma anche i piccoli obiettivi a cui dare subito risposta per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ad aprile 2017, nonostante infiniti solleciti per una situazione che abbiamo subito preso a cuore la situazione non è risolta. La burocrazia ha frenato tutto. I ritardi sono legati al mancato avvio delle procedure da parte del personale, assente, distratto e non sufficientemente connesso con i cittadini a cui deve dare risposte. In questi uffici – dice ancora amareggiato Daniele Mancini – si è formato un clima che risponde ad altri meccanismi. C’è una melma di relazioni e prassi consolidate che ci frena e blocca ogni giorno. Lo stesso vale per le persone che chiedono documenti, occupazione di suolo pubblico, autorizzazioni e permessi. C’è persino chi a causa delle lungaggini rinuncia creando un danno economico al Comune e a chi vive qui”. Lo sfogo di Mancini e preciso e articolato. “Chiedo documenti importanti e ci vuole fino ad una settimana per averli, rallentamenti di procedure e indicazioni di cui vengo a conoscenza dalla stampa, emergenze e questioni legali dell’Ente di cui veniamo informati all’ultimo secondo – spiega ancora il Vicesindaco – una situazione invivibile a cui daremo e abbiamo già dato battaglia ma non ci arrendiamo. Abbiamo un bilancio disastrato – aggiunge il Vicesindaco – ma nonostante questo garantiremo i servizi e il personale deve farsi una ragione del fatto che ognuno sarà responsabile per la sua parte di lavoro. La politica nonostante le briglie economiche causate da un disavanzo tecnico di 4,6 milioni di euro, farà il possibile per la valorizzazione del patrimonio pubblico, la lotta all’evasione e la razionalizzazione della spesa per il resto se non ci sarà una risposta adeguata da parte del personale ci saranno conseguenze. Oggi stesso parlerò con il Segretario comunale per valutare le singole inefficienze del personale, ma arriveremo fino all’esposizione pubblica di ogni responsabile di ritardi inammissibili. Il parcheggione si sta sbloccando per la pressione quotidiana che io e gli assessori Pompozzi e Fiorilli svolgiamo a livello quotidiano negli uffici, un impegno che è impensabile portare avanti con ogni singolo atto. Le comunicazioni con parte del personale non funzionano come dovrebbero, ma noi non accettiamo di vivacchiare, il programma amministrativo va attuato ad ogni costo. Abbiamo fatto il possibile per agevolare il personale con il massimo rispetto – ha poi concluso Mancini – quello che chiediamo è almeno l’ordinario, un lavoro decoroso per rispondere ai cittadini in tempi ragionevoli, quello è doveroso. Ci rivolgeremo ai Sindacati, faremo incontri, ma non accetteremo altre inefficienze senza prendere provvedimenti”. Infine anche il Presidente del consiglio comunale Nigro ha voluto dire la sua. “A Nettuno ci sono molti giovani come me – ha detto – laureati e competenti, che sono in cerca di un lavoro che non è facile trovare. Quello nella Pubblica Amministrazione, alla luce della condizione economica attuale, è un posto di privilegio – ha concluso – non svolgere il proprio lavoro con l’impegno dovuto vuol dire non onorare il proprio dovere e offendere tutti coloro che non hanno altrettanta fortuna”.