Home Politica Articolo 1, Alicandri e Combi coordinatori del Circolo Calamandrei

Articolo 1, Alicandri e Combi coordinatori del Circolo Calamandrei

Nasce Articolo 1, il Movimento democratico e progressista che, con il Comitato Piero Calamandrei mette radici anche ad Anzio e Nettuno.

Roberto Alicandri
Enza Combi

Nasce Articolo 1, il Movimento democratico e progressista che, con il Comitato Piero Calamandrei mette radici anche ad Anzio e Nettuno. “Siamo donne e uomini che si impegnano in un movimento democratico e progressista con l’obiettivo di dare all’Italia un governo che corrisponda ai bisogni e gli interessi del nostro Paese. Pensiamo che l’Italia abbia urgente necessità di questo impegno per contrastare il populismo e l’avanzata delle forze antisistema e della destra isolazionista e reazionaria. Per questo serve costruire e radicare in tutte le comunità un campo di esperienze democratiche e progressiste legate alle culture socialiste, liberaldemocratiche, repubblicane e al mondo civico dell’associazionismo, del sindacato e del volontariato, alla grande mobilitazione popolare manifestatasi nel recente referendum costituzionale”. Lo scrivono in una nota stampa i coordinatori del Movimento, Roberto Alicandri e Vincenza Combi. “Per questo – aggiungono – ci rivolgiamo a tutte e tutti quelli che hanno a cuore la cosa pubblica e il desiderio di cambiare l’Italia. Questo processo costituente si propone di ricostruire un centrosinistra plurale, che sappia trarre nuova linfa vitale dai valori costituzionali dell’antifascismo e dalla storia repubblicana migliore, a partire dall’esperienza dell’Ulivo. Un progetto all’altezza dei tempi che propone una sfida in Italia e in Europa per rilanciare una politica vissuta come efficace da chi è emarginato, escluso e sconfitto dalla globalizzazione neoliberista e dal saccheggio delle risorse della Terra. Della nostra Costituzione assumiamo come principio guida l’articolo 1: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Il lavoro stabile e giustamente remunerato è la prima garanzia per un’equilibrata costruzione del sé e per un progetto di vita pienamente agito e realizzato. L’uguaglianza è la nostra bussola e una maggiore equità fiscale il nostro obiettivo. Combattere le disuguaglianze non è soltanto una richiesta di ordine morale che vuole affermare un elementare bisogno di giustizia, ma ha anche una sua natura e logica economica: se si allarga la forbice sociale si minano le condizioni stesse della crescita e quindi la possibilità di un’equa ridistribuzione dei profitti tra i cittadini. Nessuno si salva da solo e nessuno può stare davvero bene se gli altri stanno male: la dignità della persona e il rispetto della libertà di ogni singolo individuo sono dunque un principio basilare sia in campo morale e civile, sia in quello economico e sociale. Siamo convinti che l’istruzione, la sanità, la sicurezza e l’ambiente debbano avere un valore universalistico, senza distinzioni tra ricchi e poveri, perché sono beni comuni che definiscono il grado di civiltà e di democrazia di un Paese. Dobbiamo investire su misure universali di sostegno al reddito a contrasto dell’esclusione sociale, su politiche per il diritto alla casa, di promozione del diritto alla parità di genere, di supporto alle famiglie per le cure parentali, che potenzino l’offerta pubblica dei Comuni e delle Regioni. La grande sfida dei democratici e dei progressisti è guidare il rilancio di un processo di integrazione europea ancorato alla Carta Costituzionale. L’articolo 1 della Costituzione contiene un altro valore per noi fondamentale, quello di popolo. L’unico modo per arginare l’onda populista è quello di tornare a essere popolari. Ciò significa recuperare il rapporto con le periferie, quelle politiche, sociali, culturali e antropologiche. Vogliamo costituire un movimento aperto, non un partito, che sia anche la costituente di un rinnovato centrosinistra, perché non rinunciamo al progetto di una grande forza unitaria del centrosinistra e vogliamo essere da stimolo affinché il Partito democratico riprenda questo cammino arrestando la sua deriva neocentrista. Da oggi il nostro lavoro è questo e lo vogliamo fare con tutte e tutti voi”.