Levata di scudi da parte dei partiti di opposizione ad Anzio per il ritardo, da parte del Comune, nella presentazione del bilancio preventivo dell’ente. Il termine del 31 marzo infatti è stato sforato anche quest’anno.
In questo senso, dopo le segnalazioni del Partito Democratico e dei Grilli di Anzio, arriva anche quella congiunta dei movimenti Città Futura e #unaltracittà, che chiedono a gran voce l’intervento del Prefetto di Roma: “La mancata approvazione del bilancio di previsione del Comune di Anzio, in spregio ai termini noti da tempo e alle regole sistematicamente “ignorate” in questo ente, ci ha spinto a chiedere l’intervento del Prefetto di Roma” spiegano Chiara Di Fede e Giovanni Del Giaccio. “Lo abbiamo fatto da cittadini, dato l’assordante silenzio della politica locale, rotto solo in queste ore e in maniera insufficiente”.
I due rappresentanti dei rispettivi movimenti rendono noto nello specifico tutte le mancanze nei documenti da presentare seconda norma di legge, come le informative ai consiglieri comunali, il parere dei revisori dei conti e, non ultimo, l’assenza di una benché minima discussione in bilancio e di una conseguente approvazione in sede di giunta comunale.
Infine, “i chiarimenti trasmessi” dal Comune non sono “idonei a superare i dubbi insorti sulla regolarità di alcune poste in bilancio”. La stessa Corte sottolinea le “irregolarità finanziario contabili” emerse per i consuntivi dal 2010 al 2012. Risultano irrisolti, secondo quanto noto agli scriventi, i problemi relativi alla società partecipata “Capo d’Anzio”, soprattutto all’esposizione debitoria dell’Ente che è proprietario del 61% delle quote, mentre è stata escussa la fideiussione rilasciata dal Comune per tale società”.
Ora resta da vedere come la maggioranza di Anzio porrà rimedio a tutte le criticità segnalate.
(di Daniele Mancin)