E’ stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, l’ex sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta. La condanna prevede anche l’interdizione dai pubblici uffici e il danno all’Ente da risarcire in separata sede. A stabilirlo il Tribunale di Velletri chiamato a dire la sua sull’accusa di abuso d’ufficio in concorso in merito alla vicenda della nomina a Direttore generale dell’Ente di Gianluca Faraone, avvenuta fuori tempo massimo. Assolti invece gli altri imputati, tutti gli assessori della giunta Chiavetta dell’epoca perché il fatto non costituisce reato.
L’avvocato difensore dell’ex sindaco Ciro Palumbo ha già annunciato che presenterà appello e, in considerazione del fatto che la prescrizione del reato è prevista per il 29 giugno, è ragionevole pensare che la condanna decaderà. Sulla questione ha voluto dire la sua anche l’ex sindaco Chiavetta: “Non nascondo di aver appreso con stupore l’esito del processo – ha detto Chiavetta – poiché è singolare che la responsabilità per abuso di ufficio per un atto necessariamente collegiale sia attribuita soltanto ad uno, oltretutto in riferimento ad una legge non in vigore. Non posso che rispettare la decisione dei giudici e aspettare con serenità e fiducia che venga accertata la mia assoluta non colpevolezza e la verità dei fatti nel giudizio di appello”. Stralciata invece la posizione del dirigente Faraone per cui non è stata ancora fissata l’udienza di merito.