Continuano le brutte figure dell’amministrazione comunale di Anzio con i suoi cittadini, a cui continua a chiedere pagamenti non dovuti. A segnalare l’ennesimo caso di “bollette pazze” un cittadino che, a distanza di 4 anni, non solo si è visto recapitare un perentorio bollettino di pagamento (tra l’altro parziale) dall’amministrazione, ma ha anche dovuto fronteggiare i toni minacciosi del Comune che chiedeva un pagamento “Tassativo” entro fine anno. “Un tono ingiustificato e inammissibile – ha sottolineato il cittadino – soprattutto alla luce del fatto che le somme dovute erano state già versate”. “Se l’amministrazione non è in grado di proteggere i suoi dati – ha scritto in una mail inviata all’ufficio tributi il contribuente – come ammesso anche dal vicesindaco Giorgio Zucchini, e anzi riuscite a perderli per vostra incapacità, bisogna che ammettiate di non poter pretendere ma tutt’al più chiedere con molta cortesia ai contribuenti quei dati di pagamento mancanti ai fini di una possibile ricostruzione dell’archivio comunale”.
Fortunatamente, la richiesta fuori luogo, si è risolta con uno scambio di mail, in cui l’ufficio tributi conferma di aver verificato il pagamento effettuato, giustificando il disagio con “una qualche incompatibilità tra i giroconti delle Poste e i sistemi di scarico del comune”, in cui infine l’amministrazione si scusa (non abbastanza) per il disagio causato. Resta da vedere quanti cittadini dovranno andare a cercare le vecchie bollette per non fronteggiare nuove e ingiustificate richieste di pagamento.