Home Politica Il Comitato No Biogas di Anzio: “Le denunce non ci fermeranno”

Il Comitato No Biogas di Anzio: “Le denunce non ci fermeranno”

Il Corteo No Biogas ad Anzio

“La Pazienza è la virtù dei forti”. Lo scrivono dal Comitato No Biogas in una nota stampa che prende posizione sullo studio della Asl inviato al Comune per fare luce sul possibile impatto delle centrali Biogas. “E’ stata diffusa la risposta alla prima lettera del Sindaco alla Asl, per intenderci la lettera da noi contestata, in cui si chiedevano genericamente riscontri di territori simili al nostro, con la presenza di Biogas. Dunque NON la richiesta di esame EpidemiologicoEbbene la lettera di risposta, è approssimativa e generica esattamente come la richiesta. Si parla, incomprensibilmente di tutt’altra tipologia di impianto, ovvero le biogas, citiamo testuale: “agricole in territori agricoli”. Si parla cioè dei piccoli impianti utilizzati da aziende agricole per smaltire i loro scarti producendo compost per i terreni e energia per l’attività. Questi impiantini non sono (secondo quanto riportato dal documento) dannosi per gli insediamenti umani. Dunque piccoli impianti dimensionati al fabbisogno dell’azienda stessa. Eppure in questi è specificata l’allerta per i famigerati batteri causa di botulino che tanti danni hanno prodotto in Germania (Sul caso ci sono studi del professor Boehnel dell’Università di Gottinga, Germania appunto). Ad Anzio si parla di due impianti sovradimensionati in maniera mostruosa non al fabbisogno di un’azienda agricola, ma di una città intera. E non si parla di cacca di mucca e sfalci, ma di rifiuti urbani. Per la precisione 140.000 tonnellate. In più tocca rilevare come la lettera sia tutta sviluppata con una sequenza di “non sembrerebbe”, “nella maggior parte dei casi” “non costituirebbero”… Qui comunque per chi voglia approfondire c’è il link al Position Paper dei medici dell’ISDE ai cui studi noi facciamo riferimento nelle nostre preoccupazioni, insieme a dati tecnici, legislazioni sempre più restrittive nei paesi del Nord Europa e una serie impressionante di casi di incidenti riguardanti questi impianti nel nostro territorio nazionale. (http://www.isde.it/…/2015-02-Position-Paper-FORSU-finale.pdf) Inoltre avendo assistito a due Conferenze di Servizi possiamo testimoniare, ed è tutto agli atti, che la Asl ha in entrambi i casi sollevato i problemi relativi: al traffico di veicoli (inquinamento e sollevamento di polveri) alla NON CONSIDERAZIONE da parte dei progettisti della vicinanza a POPOLAZIONE SENSIBILE quale SCUOLA e PRIVATE ABITAZIONI, alla poca chiarezza di quelle che sono le ripercussioni ambientali e sanitarie delle attività in oggetto e, soprattutto, ha messo in evidenza la criticità dell’effetto cumulo tra i TRE impianti. (2 biogas e 1 stoccaggio). Che insieme ammonterebbero ricordiamo a 190.000 tonnellate di rifiuti. Ora, in tutta onestà, il Comitato ha SEMPRE agito solo e soltanto nell’interesse del territorio, dei cittadini, di Anzio. E con queste intenzioni si è costituito. Ci sfugge invece cosa muova una parte della critica verso il nostro operato a difendere e promuovere aziende private che si faranno pagare per smaltire i rifiuti, si faranno pagare per il gas che produrranno, si faranno pagare per il compost. Mentre ai cittadini resta la puzza, i disagi, un polo rifiuti, ambiente compromesso e sanità a rischio. Magari in cambio di uno sconticino sulle tasse o un paio di strade asfaltate… Chiediamo scusa per la lungaggine…ma le nostre parole saranno sempre e comunque più poche, chiare e semplici dei fiumi di fiato sprecati a volerci infangare e, pare, denunciare. Cosa che non ci fermerà”.