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Nettuno – Ipi, contratti in scadenza e polemiche

Un mezzo della Ipi

E’ un susseguirsi di incontri, in questi giorni, tra i dipendenti della Ipi (la società che gestisce il servizio di nettezza urbana a Nettuno, commissariata dalla Prefettura dopo il provvedimento di interdittiva antimafia) con il contratto in scadenza, ma anche con chi invece ha il posto garantito, per fare il punto su una serie di problematiche lavorative di non poco conto che affliggono la società. Tre sono già le persone rimaste a casa al termine del contratto, altre 20 non saranno rinnovate nel giro del prossimo mese. La forza lavoro passa così da 90 a 70 unità con le conseguenze sul servizio facili da immaginare. Già ora molti turni di mattina sono coperti da un solo operaio che deve fare da solo lo spostamento e il sollevamento di bidoni spesso pesantissimi (non sono mancati problemi di salute per alcuni, in malattia per dolori alla schiena ed ernie). La questione è seria sia nei termini dei livelli occupazionali, sia per quello che riguarda la pulizia della città. “Lo scorso mese – raccontano i dipendenti – ci hanno tolto i soldi dallo stipendio perché hanno contestato un servizio inefficiente, ma il commissario continua a togliere personale e cosa si aspetta? Di vedere la città più pulita. Se non si è in condizione di lavorare la situazione può solo peggiorare”. “I venti assunti in più – spiega un altro – sono previsti dal progetto presentato dalla Ditta al Comune. Oggi ci dicono che non ci sono i soldi per pagarci, ma se non si rispetta il progetto la ditta è inadempiente con il Comune. La gestione commissariale fa acqua da tutte le parti e lavorare così è impossibile”. Resta da capire come intendono reagire i dipendenti alla luce dell’imminente situazione di disoccupazione. Al vaglio anche scioperi e proteste sindacali.