Home Politica Anzio – De Angelis: “Io Sindaco? Solo con un progetto vero”

Anzio – De Angelis: “Io Sindaco? Solo con un progetto vero”

Candido De Angelis

E’ finito suo malgrado al centro di un ampio dibattito politico a livello locale e provinciale in merito alle candidature per il Comune di Anzio 2018. Parliamo dell’ex sindaco e d ex senatore Candido De Angelis, attualmente seduto sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale ad Anzio.

A farlo finire nel bel mezzo di una tempesta politica il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini che ha sciolto le riserve in merito al suo sostegno e lo ha indicato come unico possibile successore e guida del centrodestra nella prossima competizione elettorale.

Candido De Angelis

Una doccia fredda per quanti fino a ieri non hanno fatto mistero della propria volontà di misurarsi nella sfida per la poltrona più ambita. Praticamente mezza giunta che da tempo sta tessendo la rete per una possibile discesa in campo. Un “endorsment” a quanto pare inaspettato quello di Bruschini, che tuttavia non sorprende poiché un riavvicinamento tra i due big del centrodestra, seppur mai ufficializzato con un ingresso in maggioranza, mesi addietro c’era stato.

La prima domanda che rivolgiamo al Senatore tuttavia, dopo l’intervento al cuore di qualche settimana fa, riguarda la salute. Un ricovero improvviso il suo – chiediamo – come si sente ora?

“Il malessere al cuore – risponde – è stata una bella botta. Un trauma fisico e psicologico pesante, ma ora sono in ripresa. Sto tornando alla routine quotidiana e al lavoro”.

E all’improvviso arriva l’appoggio pieno del Sindaco Bruschini alla sua candidatura a Sindaco … un appoggio “pesante”, lo avete concordato?

“Per me è stata una sorpresa – risponde – anche perché visti gli ultimi avvenimenti, a partire dal malore, in questo momento la candidatura non era il primo pensiero”.

Una sorpresa gradita?

“Non posso non ringraziare il Sindaco Bruschini per gli attestati di stima  – spiega – ma la situazione è tutta da definire. Se vogliamo ragionare sulla situazione e fare un’analisi sulla politica locale, oggi, alla luce dei risultati di Nettuno, con un centrosinistra senza sintesi non sarebbe intelligente non trovare una quadra unitaria. Ma un invito in questa direzione è chiaro che poteva partire solo dal sindaco”.

Un Sindaco che si è esposto, con le sue dichiarazioni, ad una crisi di maggioranza…

“Non credo rischi nulla – replica – se è arrivato a questa conclusione su chi sostenere sapeva cosa faceva e perché. Invece in merito agli altri candidati credo che candidarsi sia legittimo, io ho sempre detto è corretto candidarsi ed è una grande responsabilità, ma il Sindaco lo candidano gli altri”.

L’amministrazione Bruschini oggi non brilla per popolarità, è un vantaggio questa “candidatura”?

“Questa è una domanda cattiva – replica – ma se è vero che l’analisi di Bruschini sulla situazione politica attuale è corretta, se è vero che il centrodestra deve puntare all’unità, è vero altrettanto  che non è semplice trovare la quadra. Dobbiamo far capire alla gente, a pochi mesi dalle elezioni, che le unioni che si andranno a creare non sono somme di voti e che le mele e le pere non si possono sommare pensando di arrivare ad un risultato certo. Dobbiamo vedere se in questi mesi, dopo una sintesi di ragionamenti sulla situazione e sul futuro di questa città, si può riuscire davvero a creare una coalizione credibile con un’unità di intenti e un programma credibile sia da un punto di vista politico che morale. Le problematiche che ci hanno portato alla divisione di quattro anni fa sono ancora sul tavolo. Non sono sparite perché oggi c’è l’esigenza di unirsi. Una cosa la voglio sottolineare davanti ai miei figli – dice ancora De Angelis – io vado per i 60 anni e sono fiero di dire che non ho mai venduto l’anima al diavolo e certamente non voglio farlo ora. O si trova una sintesi vera e si crea una coalizione valida che come stella polare abbia la buona amministrazione della città, oppure ognuno vada per sé. Sono una persona seria, non ho mai preso in gitro i cittadini, o c’è un progetto oppure chi si vuole candidare si candidi”.

La sinistra non sembra ancora avere un progetto di spessore, inevitabile invece non pensare all’avanzata grillina…

“Dopo tre anni e mezzo dal voto – risponde – nessuno mi riesce a dare risposta rispetto ad una riflessione politica che mi intriga il cervello. Il Pd alle ultime elezioni si è espresso per l’astensionismo arrivando ad ottenere in città un percentuale di consensi tra le più basse d’Italia… e poi ha votato per Bruschini. I risultati della sinistra – spiega ancora – mi interessano relativamente, lo dico senza acrimonia, ma nessuno parla di questa scelta e ancora non mi spiego che ragionamento l’abbia prodotta”.

De Angelis glissa sui grillini, ma le idee sul futuro della città sono chiarissime.

Se fosse rieletto – argomentiamo – potrebbe essere il Sindaco che, dopo averlo progettato, potrebbe vedere l’inizio dei lavori del nuovo porto…

“Ci ho sperato a lungo – risponde – ora non mi consento di essere troppo ottimista. Vedremo. Il Porto si trascina problematiche vecchie a partire dalle cooperative degli ormeggiatori. Abbiamo garantito tutti gli operatori meno loro, spero che le controversie si risolvano, non meritano di restare in questa situazione poco chiara”.

Ha già delle idee per la città?

“Il programma di una città deve essere semplice – spiega – dobbiamo lavorare per una città vivibile, con una raccolta differenziata che funzioni e una macchina amministrativa da riorganizzare e rendere efficiente, programmando la manutenzione in maniera valida visto che oggi si fa fatica a camminare a causa delle buche, le scuole vanno sistemate, bisogna dare risposte alle esigenze dei cittadini”.

I problemi non mancano – sottolineano – bilanci in ritardo, poco personale, disorganizzazione evidente in Comune…

“C’è molto da lavorare – risponde diplomatico – lo vedo e lo sottolineo in consiglio comunale…”.

E la politica provinciale sembra avere voler mettere bocca sul nome del candidato…

“Una volta – conclude De Angelis – gli uomini avevano bisogno dei partiti per arrivare a contare, oggi sono i partiti che hanno bisogno degli uomini per contare”.