Il discorso del neo presidente Usa Donal Trump e i suoi primi atti lasciano in parte l’amaro in bocca per quella che sembra una svolta protezionista e decisamente meno sociale (già smantellato l’Obamacare, assicurazione sanitaria per molti americani a basso reddito spesso lasciati senza cure). A commentare le prime parole di Trump anche il Premier Paolo Gentiloni, che lo ha fatto citando Anzio e Nettuno e il legame che lega l’Italia agli Usa grazie allo Sbarco, proprio nei giorni in cui ricorre il73esimo anniversario dell’arrivo dei militari Usa sulle coste del litorale romano. “Il discorso di Trump – ha detto Gentiloni – l’ho visto distrattamente, eravano alle prese con i problemi seri qui da noi, come l’emergenza terremoto e maltempo – non mi aspettavo un discorso diverso – ha aggiunto ai microfoni di Rai tre – tuttavia Italia e Stati Uniti restano Paesi amici. Io visito spesso alcuni cimiteri che sono a Nettuno e Anzio in cui si vedono le migliaia di tombe di ragazzi americani o inglesi che hanno perso la vita per liberare l’Italia, non lo dimenticheremo mai”.”Non sarà Trump a modificare queste cose, abbiamo lavorato – ha sottolineato il capo del Governo – con Kennedy e Nixon, Bush e Obama, lavoreremo anche con Trump. Ma abbiamo valori nei quali ci riconosciamo, per noi il protezionismo non è una soluzione. Gli immigrati devono certamente rispettare regole ma devono essere anche accolti non solo essere respinti. La società aperta è un valore, a Davos il presidente cinese parlava di libero commercio e sappiamo che la Cina non è un modello, ma noi abbiamo questi valori e li dobbiamo difendere”.