Home Politica Anzio – Mense, Tulli: “Le proroghe sono irregolari”

Anzio – Mense, Tulli: “Le proroghe sono irregolari”

Paride Tulli

“Letta con attenzione la determina n. 1 dell’11/01/2017 a firma del dirigente Franco Pusceddu con la quale di fatto si concede una nuova proroga alla All Foods per la fornitura delle mense scolastiche fino al 17/03/2017, si rilevano, ad esser generosi, pesanti omissis e normative inappropriate”. Lo sostiene in una nota stampa il Segretario del Psdi Paride Tulli. “Scontato che le proroghe di gare pubbliche sono severamente vietate – continua Tulli – vedi pure la delibera ANAC n.34/2011, la determina in oggetto dimentica che una volta revocato l’appalto alla Soc. Serenissima il 17/06/2015 conseguente al parere ANAC sulla irregolarità della commissione aggiudicatrice, non venne subito indetta una nuova gara ma si preferì una così detta “gara ponte” aggiudicata il 13/08/2015 alla All Foods, ultima in graduatoria in quella precedente, per la durata di un anno. Solo il 15/04/2016,  praticamente allo scadere dell’anno ponte, veniva deliberata con comodo dalla giunta una nuova gara quinquennale del valore di 10.547.000 euro. Gara che veniva congelata per la costituenda stazione appaltante con Ardea, altro campione di trasparenza, per cui si rendeva necessaria un’altra proroga sotto il nome di “procedura negoziata” con tanto di delibera n.81 del 15/09/2016 citata ad inizio determina di Pusceddu e con la quale si legalizzava la permanenza della All Foods fino al 30/12/2016. E siccome a quella data la gara principale era ancora in alto mare, ecco la nuova proroga al 17/03/2017 e anche oltre come si evince tra le righe. A fondamento di questa procedura negoziale viene richiamato l’art.63, comma 2, lett.c, del D.lgs 50/2016 che prevede solo per “ ragioni di estrema urgenza derivante da eventi imprevedibili dall’amministrazione aggiudicatrice” oltre al fatto che ” Le circostanze invocate a giustificazione del ricorso alla procedura (negoziale) di cui al presente articolo non devono essere in alcun caso imputabili alle amministrazioni aggiudicatrici”. Se per eventi imprevedibili si intende il cambio della normativa per le sede unica appaltante siamo lontani dalla realtà, l’obbligatorietà per questa nuova procedura è in vigore dal 1° luglio 2015 ben prima della famigerata “gara ponte” del 13/08/2015 e ancor prima della delibera del 15/04/2016 per la gara quinquennale da 10.547.000 euro. Per quanto riguarda invece la scelta della procedura negoziale è stata cercata e voluta dall’amministrazione e non certo piovuta dal cielo. Per cui l’omissione di Pusceddu di  quanto accaduto antecedentemente alla delibera 81 del settembre 2016 falsa il quadro complessivo e le responsabilità dell’attuale situazione, in conseguenza tutti gli atti citati e quant’altro verranno inviati agli organi competenti per il giudizio di merito”.