Questa volta l’allarme sul futuro dell’importante area verde della Vignarola ad Anzio arriva dagli attivisti di Sinistra senza aggettivi.
Il comune di Anzio ha pubblicato il piano di lottizzazione convenzionato che riguarda l’area, un piano che violerebbe le normative sotto molti punti di vista. “Tutti i cittadini hanno trenta giorni di tempo, dopo la pubblicazione, per osservazioni e ricorsi dopodiché, concluso l’iter burocratico, sarà inviato in Regione per l’approvazione. Secondo noi – afferma Enzo Toselli, responsabile di zona di Sinistra senza aggettivi – questo piano, più che alla Regione Lazio, dovrebbe essere mandato alla procura affinché ne accerti tutte le lampanti violazioni di norme urbanistiche che l’Amministrazione comunale di Anzio ha finto di non vedere, nonostante una lettera inviata dalla Regione all’U.T.C. di Anzio in cui dettagliatamente tali violazioni venivano evidenziate”.
Il punto più eclatante sarebbe la cubatura prevista dal piano di lottizzazione e che sarebbe di tre volte superiore a quella prevista dal Piano Regolatore Generale: 63.000 mq contro i 20.000 previsti sono un qualcosa che gli attivisti non possono assolutamente tollerare.
Il comitato della Vignarola aveva già precedentemente presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio contro la delibera partorita dalla giunta di Anzio per salvare una zona verde di capitale importanza e farla diventare un unico parco insiemea alla riserva di Tor Caldara.
“In questa battaglia è decisivo l’apporto dei cittadini e delle Associazioni – conclude Toselli – ma sarebbe opportuno che anche le forze politiche di opposizione, finora troppo silenziose, facessero sentire la loro voce con più forza”.
(di Daniele Mancin)