Home Politica Nettuno – Alicandri contro la Commissione a 5 stelle: “Populismo”

Nettuno – Alicandri contro la Commissione a 5 stelle: “Populismo”

“Il sindaco pentastellato di Nettuno mette in atto per primo il diktat del neo santone Beppe Grillo e getta le basi per il tribunale del popolo ordinato dal capo ex comico, istituendo la commissione garanzia dei cittadini”. Lo scrive in una nota stampa l’ex consigliere comunale del Pd di Nettuno Roberto Alicandri, prendendo una dura posizione sulle decisioni del Movimento 5 stelle. “Leggendo quali dovrebbero essere gli obiettivi e chi potrebbe farne parte non si evince chissà quale potere possa avere che già i cittadini non avessero già in quanto elettorato attivo semmai appare una come una buona manciata di populismo gettata per far girare lo sguardo a tutti dalla incredibile gaffe della canzone contro la stampa locale che girava in tutti i social network nel periodo delle feste e della quale onestamente non se ne sentiva proprio la necessità. Ma il prode sindaco pentastellato a quanto si apprende dai giornali non si scusa, anzi lancia strali contro chi ha ordito il complotto (ai cinque stelle piace tanto il complotto, direi che se ne alimentano come il camino con la legna) e per uscire dall’angolo in cui si è cacciato da solo lancia questa fantomatica commissione. Ora alla prossima figuraccia (che ci sarà a breve, se già non c’è stata) avremo la sostituzione del consiglio comunale con il direttorio dei movimento cinque stelle e magari la possibilità di votare solo a chi fa parte del meet up. Beh se questa è la nuova politica, vista anche la modifica dello statuto nazionale voluto dalla Casaleggio ed associati, che diventa garantista vista la necessità di avere ancora qualche sindaco dopo che quasi tutti sono stati coinvolti in qualche avviso di garanzia, dicevo, se questa è la nuova politica, c’è da rimpiangere la prima repubblica almeno fino alla soglia degli anni ’80, dove i partiti avevano una base ideologica (e non erano basati sull’odio) e fungevano da tramite con le necessità della gente. Io personalmente ancora oggi dichiaro senza alcuna remora e voglia di nasconderlo di essere repubblicano (del P.R.I.) e giorno dopo giorno, movimento dopo movimento, populismo dopo populismo, rimpiango sempre di più i tempi dove i politici avevano senso dello stato e facevano ancora cose impopolari invece di seguire il consenso e magari alimentare la menzogna e l’ignoranza”.