Politica

Nettuno – L’opposizione lascia il Consiglio comunale

Una conferenza stampa amara quella dell’opposizione consiliare di Nettuno composta dai consiglieri comunali Claudio Dell’Uomo, Genesio D’Angeli, Lorenza Alessandrini e Fabrizio Tomei, per chiudere la questione occupazione con due appuntamenti e una dichiarazione di guerra all’Amministrazione Casto, sorda ad ogni dialogo, “senza cuore”. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere Tomei. “Siamo qui stasera dopo la brutta figura dell’Amministrazione Casto di questa stamattina. Dopo un’occupazione avviata il 19 dicembre abbiamo ottenuto un appuntamento fissato subito dopo le feste con l’Anac e con il Prefetto. Ringraziamo i colleghi di opposizione assenti – aggiunge Tomei – e gli amici che ci hanno sostenuto. Abbiamo protestato per la chiusura dell’ufficio anagrafe di Tre Cancelli, una protesta pacifica e serena che non è stata minimamente considerata dal Comune. È mancata la politica, la presenza delle Istituzioni, del presidente del Consiglio comunale garante di tutti non solo della maggioranza. È stato chiuso un ufficio che lavorava 1200 pratiche l’anno su 4000 totali, non ininfluente. La linea di pensiero di questa Amministrazione non è comprensibile se il Sindaco avesse rinunciato ad uno dei dipendenti del suo staff l’ufficio decentramento sarebbe ancora aperto per tutti. Per tutte le periferie non solo per Tre Cancelli, con servizi immediati senza fila e senza problemi di parcheggio. Sarebbe bastato aprire due volte la settimana. Non ci hanno neanche informato di questa scelta né hanno dialogato con noi. Si tratta dell’ennesimo sopruso per le periferie abbandonate. Chiediamo attenzione per le periferie senza servizi e senza sicurezza, i grillini – conclude Tomei – avevano fatto tante promesse ma non si vede l’ombra di un iniziativa. Deve rinascere la politica, si deve programmare e chiudere i servizi non ci sembra la strada giusta. L’amministrazione dice che ascolta i cittadini ma a noi non sembra vero”. 

Quindi è stata la volta di Lorenza Alessandrini. “In questi giorni c’è stata tanta tensione. Ad avvio legislatura abbiamo detto che saremmo stati costruttivi e propositivi ma anche duri se si fosse sbagliato. Invece la maggioranza boccia ogni idea e confronto. Abbiamo detto che avremmo fatto battaglia e per noi chiudere un ufficio è mala amministrazione. Non hanno saputo gestire nulla, neanche la nostra occupazione. Hanno snobbato noi ma soprattutto i cittadini e ora ci aspettiamo ulteriori tagli. Nulla è cambiato è vecchio su vecchio”.

“Tutte le amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni – ha poi aggiunto Genesio D’Angeli – hanno tolto qualcosa al Paese, prima l’ospedale poi il cinema, quindi il teatro e anche il bowling, infine la piscina. Non mi aspettavo che i grillini chiudessero un ufficio comunale a costo zero per l’Amministrazione. Se questa è politica questa occupazione sarà la prima di una serie. Ringrazio la maggioranza per l’indisponibilita al confronto politico e umano”. 

Infine la parola l’ha presa il consigliere Claudio Dell’Uomo che non si è risparmiato. “Grazie alle famiglie – ha detto – che abbiamo lasciato sole per le feste per protestare e far valere i diritti dei cittadini. A Nettuno si sono persi i valori istituzionali, il valore del Sindaco e del Presidente del consiglio comunale assenti. Il Sindaco e il vicesindaco sono assenti da sette giorni dalla casa comunale, stamattina pessima figura con i disabili che hanno trovato una sala vuota e fredda, questo vuol dire che manca il cuore. Nove giorni qui sono stati duri ma ci battevamo per un problema serio, la chiusura di un ufficio, ma anche siamo stati la valvola di sfogo a chi non riesce a dialogare con l’Amministrazione compreso un uomo che ha trovato chiusa la tomba della moglie. Ancora stanno studiando le carte. Ci rimproverano le condizioni di cassa ma le conoscevano bene quando si sono candidati o forse vivevano a Sondrio? Sono bravi solo con gli slogan”. Quindi il consigliere Dell’Uomo ha attaccato la giunta su una serie di questioni importanti, dai licenziamenti in Comune alla Poseidon, fino alla segnalazione in Procura sulle casette di Natale.