Il Presidente della Capo d’Anzio spa Luigi D’Arpino, attivamente impegnato per la realizzazione del nuovo Porto neroniano nonostante i mille intoppi e le difficoltà sul percorso approvato dalla Regione Lazio, prende una posizione durissima nei confronti dei circoli velici cittadini. “Sono cinquant’anni – dice – che queste strutture sono nostre ospiti. Per statuto non accettano soci di Anzio e pagano due soldi per gli spazi che occupano. Come presidente della Capo d’Anzio ho inviato loro delle lettere, così come ai cantieri e agli ormeggiatori, per razionalizzare la loro posizione all’interno degli spazi demaniali. Non solo non hanno risposto ma hanno anche messo in dubbio l’autorità della Capo d’Anzio rispetto alle aree in questione e rispetto alla realizzazione del bacino che vogliamo realizzare. Mentre per quello che riguarda gli ormeggiatori, nonostante le loro resistenze farò l’impossibile per salvaguardare i posti di lavoro, i livelli occupazionali e dei servizi, per quello che riguarda i circoli velici la situazione è diversa. A mio avviso se ne devono andare. Questi spazi – conclude D’Arpino – devono essere gestiti da cittadini di Anzio e a disposizione dei residenti. Ed è per andare in questa direzione che io mi impegnerò”.