Questa mattina il presidente del consiglio comunale di Nettuno ha preso parte all’Assemblea dei Sindaci dell’Ato 4 in qualità di delegato del Sindaco Angelo Casto.
Tra le altre cose si è discusso dell’aumento tariffario, questo l’intervento del consigliere Nigro. “Per questo punto la posizione del Comune è ormai nota da tempo. Non siamo più disposti a ad approvare aumenti tariffari, semmai diminuzioni. Non si capisce perché nonostante il gestore sia inadempiente, e tutti sapete che lo scorso 11 ottobre abbiamo votato una delibera con la quale abbiamo contestato al gestore la mancata restituzione di 13 milioni di mutui pregressi già pagati dai comuni e non restituiti nei tempi dovuti, perché dobbiamo anche ammettere aumenti tariffari. Il nostro comune nonostante questa delibera proposta anche da noi e votata l’11, ha dovuto provvedere con decreto ingiuntivo e solo dopo questo il gestore ci è venuto a chiedere di trovare un accordo per la restituzione degli oltre 2 milioni che ci doveva. Oppure vogliamo parlare dell’acqua dispersa di cui non si vede mai fine. Un programma di abbattimento delle perdite che va avanti da oltre 10 anni ma che a quanto pare causa solo maggiori costi per lavori che non vedono mai luce o mai fine. Insomma proprio non vediamo ragioni per votare aumenti tariffari. E siccome dopo che tutti si era d’accordo che non ci sarebbero più stati aumenti concessi al gestore ed invece oggi vediamo che gli aumenti previsto sono del 4,50% per il 2016, 3,16%per il 2017, 3,15% per il 2018, e 3,15% per il 2019 ossia in 4 anni un aumento del 14,7%.
E pensare che per arrivare a questo abbiamo anche affidato una consulenza all’Anea. Consulenza voluta dall’ATO4 con il voto contrario nostro di Bassiano e di Aprilia. Una consulenza che invece sarebbe dovuta servire per non arrivare ad aumenti tariffari!
Pertanto ribadiamo la nostra contrarietà! il nostro voto è contro ogni aumento”.
Per quanto riguarda il terzo punto all’ordine del giorno, quindi dell’incarico all’Anea, il comune di Nettuno solo ha votato contro motivando così il voto.
“Ricordo che nell’incarico all’Anea questa ci doveva fornire uno studio di fattibilità per il percorso da seguire per “il passaggio al nuovo modello gestionale (interamente pubblico) e la relativa fattibilità sulla base della normativa vigente nonché dei diversi atti che regolano i rapporti fra i diversi soggetti coinvolti (Statuto Acqualatina, Convenzione di gestione, Contratto di finanziamento, eventuali Patti parasociali), i potenziali conseguenti benefici, le criticità connesse al processo ed i possibili rimedi, gli impatti finanziari sui singoli Comuni soci legati alla acquisizione della quota azionaria di Idrolatina SpA da patte dei Comuni stessi”. Lo studio doveva anche analizzare gli stessi aspetti per la vendita delle quote del socio privato a soggetti terzi.
A questo punto siamo quindi solo concordi se si affida a Lucarelli il parere per il gradimento/non gradimento al subentro Acea quale socio privato come previsto dall’art.29 dell’attuale convenzione. Diversamente andrebbe tolto ad Anea la consulenza che riguarda la parte del nuovo modello di gestione e della vendita delle quote ad Acta ed affidato tutto l’incarico al prof. Lucarelli. Se così non è il nostro voto è contrario perché è inutile affidare a Lucarelli cose già affidate ad Anea, quando poi non siamo ancora riusciti a vedere la relazione di Anea”.
Infine si è deciso per un aumento tariffario più contenuto rispetto al previsto, dalla proposta del gestore pari al 9% a quella del 4,5% approvato dalla conferenza dei sindaci dell’Ato 4, l’ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato.
La bolletta dell’acqua cresce, ma meno del previsto. All’unanimità i sindaci hanno deciso – c’era anche da rispondere a una diffida dell’Autorità nazionale per l’energia – che questa era di fatto l’unica via d’uscita per cercare di limitare al minimo i rincari ai cittadini ma mantenere la “presa in carico” delle isole e quella di Sezze. Il gestore di contro farà meno investimenti, dei quali sul territorio di Anzio e Nettuno, da tempo si è persa traccia, mentre restano a livello quotidiano disaggi, rotture e perdite.