Un consiglio comunale veramente sui generis quello che si è concluso con l’occupazione dell’aula consiliare di Nettuno. Dopo una sospensione per motivi tecnici, legata al malfunzionamento dei microfoni, per la prima volta dopo l’era Mancini si è tornati a parlare di post su Facebook e dei commenti sulle pagine dedicate a Nettuno. Ad aprire il dibattito il consigliere di opposizione Fabrizio Tomei, che parlando dell’interrogazione sulla Ipi (il bando verrà portato a termine e l’amministrazione sta realizzando un bando che il sindaco Angelo Casto ha definito “planetario” per offrire ai cittadini di Nettuno il servizio migliore possibile cui hanno pieno diritto). Il dito è stato puntato contro la consigliera grillina Simonetta Petroni per un commento sulla “farsa” che si è venuta a creare nei giorni della protesta. La consigliera ha colto l’occasione per spiegare quello che realmente voleva dire scatenando la protesta del Presidente del consiglio Giuseppe Nigro, che voleva, a ragione, bloccare la discussione sui social. Il consigliere Tomei ha insistito sulla necessità di una replica dando la stura da una ulteriore replica da parte del consigliere Marco Montani, che a sua volta ha accusato l’opposizione. “Mai – ha detto – i consiglieri di opposizione sono intervenuti a tutela del buon nome della città mentre una dozzina di stupidi, alcuni anche parenti dei consiglieri, rimestano fango in rete”. Infine sono stati i consiglieri a 5 stelle PIzzotti e di opposizione Carlo Eufemi sempre con il Presidente Nigro ad interrompere un dibattito che stava diventando davvero infimo, sulle polemiche on line. “Facebook – ha detto Eufemi – è la malattia senile del capitalismo”. Quindi, finalmente, si è andati oltre e si è continuato a discutere dei problemi della città e non delle dichiarazioni on line che lasciano il tempo che trovano e che raramente sono così dignitose da meritare un dibattito in sede istituzionale.
