Home Politica Nettuno – Via Gorizia, il comune pronto ad abbattere

Nettuno – Via Gorizia, il comune pronto ad abbattere

E’ iniziato con un question time sulla situazione del palazzo pericolante di via Gorizia il consiglio comunale di Nettuno. A sollevare la questione, grazie alle sollecitazioni dei commercianti che stanno vivendo un pesante momento di crisi legato alla chiusura della strada, i consiglieri di opposizione. A leggere le domande il consigliere Enrica Vaccari che ha chiesto oltre ai chiarimenti tecnici, anche l’esonero delle imposte per i commercianti della zona già vittime della situazione.

A rispondere per la parte tecnica l’Assessore all’Urbanistica Stefano Pompozzi. “Vista la situazione attuale e i problemi per i cittadini – ha detto – l’unica soluzione possibile è quella di mettere in sicurezza l’area e riaprire la strada. Un tecnico del comune è stato incaricato a settembre per l’inerzia della proprietà, l’ingegnere ha redatto una perizia che prevede come unica soluzione la demolizione della soprelevazione contestata. E’ stata emessa quindi un’ordinanza per la demolizione indirizzata ai proprietari, che è stata disattesa. Un ingegnere, quindi, il 16 dicembre ha avuto l’incarico e, all’esito del progetto di fattibilità che dovrebbe essere presentato a breve, il comune procederà con la demolizione in danno ai proprietari”. Quindi il sindaco Angelo Casto, al posto dell’assessore al Bilancio Aquino assente in aula, si è impegnato a valutare la fattibilità dello contro sulle imposte ai commercianti. “Se la legge ce lo permette – ha detto – attueremo le misure necessarie a sostenere i commercianti”.

Quindi è seguito un dibattito tra i consiglieri di maggioranza e opposizione. Il consigliere Claudio Dell’Uomo ha chiesto che i soldi che eventualmente il comune dovesse ottenere nella causa civile contro i proprietari per il danno patito dalla città intera vengano devoluti ai commercianti della zona. Il consigliere a 5 stelle De Luca invece ha fatto presente che i commercianti possono già ora agire contro chi ha causato il disagio. “I privati hanno creato un danno certo – ha detto – i privati si possono attivare anche in modo autonomo per chiedere i danni visto che i responsabili sono perfettamente individuabili”.