Un incontro con la cittadinanza e con la stampa quello organizzato ieri sera dalla lista Noi con il cuore ad Anzio, all’interno della sede di Fratelli d’Italia in via Aldobrandini.
Al centro dell’attenzione ovviamente la consigliera Valentina Salsedo, che ha recentemente riconsegnato le proprie deleghe al sindaco Luciano Bruschini per manifestare il proprio dissenso sull’andamento dell’amministrazione e per la scelta di candidare a sindaco l’assessore all’ambiente Patrizio Placidi: “Noi facciamo parte di una lista che non fa politica per professione, ma per la gente. Non siamo d’accordo sulle decisioni prese da questa amministrazione negli ultimi periodi (e non solo, visti i malumori di quest’estate ndr) e vogliamo dare un segnale di rottura con questo stato di cose”.
Sul tavolo ci sono le questioni relative all’affare Pusceddu, non gestito affatto bene secondo l’ex sindaco ed ex senatore Candido De Angelis, senza dimenticare la scelta dei candidati e le possibili alleanze in vista delle prossime elezioni comunali del 2018: “Dopo tre anni di giunta Bruschini, possiamo tranquillamente dire che avevamo ragione, sia a livello amministrativo e politico. Potevamo fare meglio di loro. Fare peggio era difficile. Sono tre anni e mezzo che si parla di appalto mense e rifiuti senza arrivare mai ad una vera soluzione. La vicenda Pusceddu è lì a dimostrarlo, tra il comico e il tragico”.
A intervenire nell’incontro anche Paride Tulli, esponente locale del PSDI che si focalizza sull’avanzata grillina apparentemente inarrestabile: “Veniamo da un referendum che ha visto qui in città 70% di No: checché se ne sia detto, il voto è stato un’espressione di dissenso nei confronti del governo centrale e in una certa misura anche del governo di Anzio. Il sindaco sta creando un’autostrada ai grillini ad Anzio. Da uomo di sinistra – sottolinea Tulli – se tutto il centrodestra si coagula e fa quadrato forse si può portare a casa qualcosa di buono al ballottaggio. La Raggi a Roma sta facendo una pessima figura: se il Movimento 5 Stelle non porterà un candidato valido, come Fiorillo ad esempio, avremo la possibilità di attaccarli sul lato politico. Non possiamo lasciare l’amministrazione in mano ad una classe dirigente impreparata. Del PD poi non abbiamo paura, visto che qui in città è dato al 4-5%”.
De Angelis, che in estate aveva manifestato risentimento per l’affermazione “prossima fermata, Anzio” di un Casto fresco di elezione, ridimensiona il timore di una compagine grillina in ascesa e inattaccabile: “La paura dei 5 Stelle non deve essere il punto focale, deve animarci una passione comune legata a degli interessi comuni. Io non ho così paura di loro, non vengono da Marte. Anche loro fanno errori, sono umani, starà a noi saperli evidenziare a dovere, anche se la stampa, forse per un fenomeno di novità, si sta mostrando più morbida con loro che noi. Dobbiamo portare agli elettori una proposta credibile. Coalizzati possiamo farcela”.
(di Daniele Mancin)