Nel vertice di Acqualatina, che si è svolta il 2 dicembre scorso e a cui hanno preso parte i Sindaci dell’Ato4, il comune di Nettuno ha presentato un documento sulla pubblicizzazione dell’acqua che non ha incontrato il favore delle altre amministrazioni. “Confermando la piena volontà referendaria per l’acqua pubblica si ritiene fondamentale che per una vera e reale azione in tal senso che sia necessario sotto tutti i profili, puntare subito ad una comunione d’intenti certificabile attraverso una votazione sottoscrizione del presente documento da parte di tutti i presenti, così da indirizzare un’azione concreta verso modifiche statutarie”. Il Comune di Nettuno ha quindi proposto di creare un comitato direttivo da affiancare al Cda della Spa, con funzioni di supporto e controllo, di cui facciano parte anche gli esponenti delle associazioni di consumatori dei comitati per l’acqua pubblica, dei comitati per i diritti dei cittadini. Una proposta che, tuttavia, non è stata sottoscritta da nessun altro sindaco, neanche da quello di Aprilia, che ha sempre portato avanti una politica di contestazione verso Acqualatina, né da quello di Latina, il cui assessore all’Ambiente è esponente di associazioni ambientaliste e da sempre in prima linea contro la gestione privatistica dell’acqua.