I certificati anagrafici (e non solo) da gennaio si potranno stampare a casa oppure al bar. Ecco perché chiude l’ufficio anagrafe di Tre Cancelli. A spiegarlo il Sindaco di Nettuno Angelo Casto. “Nell’ambito della riorganizzazione della macchina amministrativa per il miglioramento della qualità dei servizi ai 50.000 cittadini di Nettuno, tra cui anche i servizi d’anagrafe, ed in relazione ad una oculata razionalizzazione delle risorse economiche dell’Ente, è stato deciso di chiudere l’avamposto anagrafe nella zona di Tre Cancelli“. Con un comunicato stampa il Sindaco sottolinea le motivazioni di questa scelta che – dice – “è pensata in favore dei cittadini, compresi quelli di Tre Cancelli”. “La struttura – aggiunge Casto – sarà riutilizzata dal Comune per altri servizi, per cui è allo studio il miglior recupero dei locali. Già da gennaio del prossimo anno sarà avviata la procedura, in qualità, di una informatizzazione spinta che consentirà gradualmente a tutti i cittadini di poter usufruire dei servizi anagrafici, e non solo, direttamente da casa, con l’utilizzo di un semplice computer collegato ad internet, o attraverso esercizi commerciali tipo bar e tabaccherie, dove potersi recare per ottenere un certificato di residenza. Pertanto questo breve disagio temporale per i cittadini di Tre Cancelli, porterà – nel breve futuro – ad un più grande vantaggio per tutti i cittadini di Nettuno. Chiediamo quindi un po’ di pazienza ai cittadini di Tre Cancelli che da questa scelta avranno dei disagi, anche se per pochissimo tempo, poiché pensiamo che una grande collaborazione tra tutti i 50.000 nettunesi, possa portare a vantaggi per tutti e per tutta la città. Il miglioramento della qualità della vita, per una grande e bella comunità come quella nettunese, passa anche da questo tipo di disagi e sacrifici che servono a creare una comunità più efficiente e più forte, poiché è soprattutto da queste cose che nascono grandi comunità più eque e giuste per tutti. Chiudo ringraziando anticipatamente i cittadini di Tre cancelli per la loro pazienza”.