Una ventina di persone si sono radunate questa mattina presto davanti all’ufficio anagrafe di Tre Cancelli a Nettuno per protestare contro la chiusura, annunciata la scorsa settimana con un atto formale pubblicato sull’Albo pretorio on line dall’Amministrazione Casto. I cittadini erano pochi poiché la protesta è stata decisa ieri sera tardi, ma continuerà anche nei prossimi giorni con il coinvolgimento dell’intero quartiere. I manifestanti hanno affisso un cartello che dice “No alla chiusura” e, all’arrivo dell’unica dipendente dell’Ufficio si sono schierati davanti al cancello per evitare che entrasse e portasse via i documenti. “Abbiamo intenzione di batterci per questo ufficio – ha detto una delle manifestanti – qui si lavora molto, l’ufficio è un punto centrale del quartiere a cui si rivolgono tantissimi cittadini, soprattutto anziani che hanno difficoltà ad andare in centro. Molti anzi, dal entro vengono qui perché è un ufficio efficiente mentre nella sede centrale si è spesso costretti a file estenuanti”. “Abbiamo lottato fin dal 1992 per avere questo ufficio – ribadisce un altro residente – abbiamo chiesto l’apertura e piano piano abbiamo ottenuto che ci dessero ascolto, adesso come se niente fosse, senza nessuna comunicazione o spiegazione ci tolgono l’unico ufficio decentrato, è una vergogna. Non glielo lasceremo fare”. “Verremo qui tutte le mattine – aggiunge un altro – non ci porteranno via l’ufficio per cui abbiamo lottato, per noi è una questione importante. Non è vero che questo ufficio costa troppo, c’è un solo dipendente e le spese sono minime. Quello che dovrebbe fare un’amministrazione seria è mandare un secondo dipendente perché questo ufficio lavora di più di quello del comune centrale. Chiudere è una decisione assurda e incomprensibile e nessuno è venuto qui a chiedere nulla o a discutere con noi per capire cosa rappresenti questo ufficio”. La protesta quindi, sembra destinata a durare.