“Finalmente possiamo pubblicare il testo integrale della lettera dell’Inps indirizzata a Franco Pusceddu e al comune di Anzio senza travisamenti di ricorsi e interpretazioni di parte”. A scriverlo in una nota stampa il Segretario del Psdi Paride Tulli. “Si legge “ In relazione all’istanza prodotta dalla S.V. in data 30/05/2016 si comunica che non può essere accolta per i motivi di seguito specificati: NON RICORRONO LE CONDIZIONI PER L’ACCESSO AL TRATTAMENTO PENSIONISTICO, L’ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA MATURATA AL 31/08/2016 E’ PARI AD ANNI 42 MESI 2 E GG 17 INVECE DI 42 ANNI E 10 MESI “, seguono poi le indicazioni per eventuali ricorsi da parte del cittadino. Non ci sono né inviti al comune per la sua riassunzione ne altre prescrizioni a suo carico. Pertanto non si capisce perché giovedì in giunta è andato in scena l’ennesimo psicodramma del sindaco Bruschini teso al reintegro di Pusceddu nonostante la contrarietà di mezza giunta e della segretaria comunale Inches alquanto alterata nei confronti di Pusceddu dopo la notifica del ricorso presentato al magistrato nel quale viene dipinta come la principale responsabile della sua “dipartita” lavorativa per aver indetto il concorso che ha portato il dottor Belli a prendere il posto all’ex dirigente della ragioneria. Non capiamo il filo logico dell’accusa in quanto Pusceddu aveva firmato le sue dimissioni in agosto con tanto di presa d’atto della responsabile del personale. Lo stesso INPS indica la data del 31/08/16 come termine lavorativo di Pusceddu, in seguito ad alla sua domanda pensionistica presentata addirittura il 30/05/2016. Pertanto preso atto che neanche Pusceddu ha il dono di poter essere contemporaneamente pensionato e dipendente dello stesso ente aspettiamo con ansia la sentenza del giudice nel prossimo dicembre. Nel contempo – conclude Tulli – invitiamo il Sindaco ad occuparsi con altrettanta caparbietà a risolvere qualcuno dei problemi enormi che affliggono la nostra città a distanza dei 18 mesi che ci separano dalle prossime elezioni”.