E’ arrivata la nota dell’Inps al Comune di Anzio e al dirigente Franco Pusceddu, pensionato anzitempo senza aver raggiunto i limiti previsti dalla legge, che annuncia a sorpresa che Pusceddu, di fatto, “non è mai andato in pensione”.
“Ad oggi si rileva che, come comunicato dall’Inps – fa sapere il legale di Pusceddu – l’amministrazione non era nel diritto e nella legittimità di porre in quiescenza il dirigente e quindi l’atto amministrativo, considerato quanto anche dispone la circolare ministeriale in merito alle modalità procedurali (verifica previa presso l’ente previdenziale), è stato adottato in violazione di legge. Il rapporto di lavoro, essendo l’atto di pensionamento illegittimo e violante disposizioni imperative e quindi illegittimo ma anche nullo, prosegue e non è mai cessato in quanto l’amministrazione ha agito in assenza di poteri legittimanti la risoluzione del rapporto. E’ fissato anche un ricorso ex articolo 700 (urgenza) a dicembre per discutere la questione”. Non si trattava quindi di procedere con la riassunzione, tra l’altro ancora non definita, ma di revocare pensionamento e rimetterlo al suo posto. Ora resta da capire come procederà il Comune di Anzio.
