E’ stata richiesta, dopo le infinite sollecitazioni del Comitato Anzio No Biogas, dal sindaco Luciano Bruschini un’indagine epidemiologica. Uno studio che, secondo i componenti del comitato, è l’unica via rimasta per impedire la costruzione della centrale in zona Spadellata il cui iter sembra quasi inarrestabile, ma che non può considerarsi del tutto una vittoria per i cittadini contrari al Biogas. “L’indagine epidemiologica è uno studio che la ASL – spiega il Meetup I Grilli di Anzio, sa sempre in prima linea contro la realizzazione delle centrali Biogas sul territorio – effettuata sulla base di dati antropologici, geografici, frequenza di mortalità e incidenza di specifiche malattie rispetto alla qualità dell’aria, dell’acqua e del sottosuolo e alla presenza di siti industriali. Il Sindaco, che è responsabile della tutela della salute pubblica, doveva utilizzare questo studio per fermare le centrali almeno fino a che non fosse noto il risultato, applicando cosi il principio di precauzione”.
Il Meetup, però, sottolinea come la richiesta del Sindaco di Anzio sia “debole”, per così dire, e che non prende in considerazione la zona specifica della Sacida, dove sarà costruita la centrale, ma chiede uno studio su “situazioni similari”.
“Il Sindaco ha scritto una letterina – dicono i Grilli di Anzio – chiedendo: visto che devo presentarmi in conferenza dei servizi, non avreste per caso uno studio bello e pronto realtà similari così da consentirmi la massima tutela in materia sanitaria ambientale? Bruschini chiede di avere qualcosa di simile. Non chiede uno studio epidemiologico sulla zona Sacida, ma uno qualunque, tanto per prenderci tutti in giro e zittire chi lo incalza a fare il suo dovere. Ora sarebbe interessante conoscere la risposta degli enti interpellati. Nell’attesa rispondiamo noi. Uno studio fatto su un altro territorio non vale nulla, dimostra alcunché e non esistono due territori con le stesse caratteristiche. Questa richiesta dimostra con quanta superficialità il Sindaco e il suo Assessore all’Ambiente Placidi affrontano il problema, quanto sia il vago il senso di tutela della salute pubblica, quanto sia inesistente la volontà politica di prendere una posizione ferma e in linea con le richieste dei cittadini. Parlano di sviluppo turistico e ci lasciano in eredità un polo rifiuti abnorme. Chi è causa del problema non potrà mai essere la soluzione. Eppur si ripropongono… e i cittadini, al momento opportuno, se ne ricorderanno”.