“Importante – spiega Maranesi – è stato l’intervento del Senatore Claudio Moscardelli, del deputato Ernesto Carbone e soprattutto l’intervento del professor Alessandro Sterpa che ha sviscerato punto per punto la riforma costituzionale che andrà a modificare alcune importanti funzioni dello stato italiano. Abbiamo smontato completamente le false ragioni dei comitati del no, ed è emerso chiaramente come alcuni partiti politici ed i loro esponenti stanno utilizzando questo referendum come strumento per abbattere il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Dell’Italia e degli italiani non importa a nessuno di questi signori. Un po’ come sta accadendo ad Anzio, dove ormai si è aperta la campagna elettorale per il 2018. Alcuni di questi stanno usando il referendum costituzionale come passarella politica per farsi notare, sperando in una futura candidatura a Sindaco per il centrodestra. Continueremo in questi ultimi giorni ad informare i cittadini sull’importanza e sull’essenzialità di questa riforma per voltare finalmente pagina dando un segnale al resto del mondo che gli italiani non vogliono il parlamento più grande del mondo, che non vogliono avere le istituzioni più costose del mondo e che soprattutto in momenti di difficoltà economiche come questi, sappiamo essere un grande paese. La riforma costituzionale non ha colori politici. Per decidere la futura maggioranza politica a cui affidare il governo del paese, ci saranno le elezioni politiche 2018 e ognuno di noi sarà libero di votare chi vuole”.
“Voglio ringraziare – ha concluso Maranesi – per la partecipazione all’incontro per il Si al referendum Luigi D’Arpino, l’Assessore alla Pubblica istruzione Laura Nolfi, i Consiglieri Comunali Giuseppe Ranucci, Ivano Bernardone, Maria Teresa Lo Fazio e Andrea Mingiacchi.
Un ringraziamento all’amica Katia Farina per la sua preziosa collaborazione e soprattutto l’amico Aurelio Lo Fazio che ha dimostrato più di tutti che in casi particolari come le riforme costituzionali, le appartenenze politiche passano in secondo piano”.