Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del Comitato No Biogas di lavinio al Sindaco di Anzio Luciano Bruschini.
Signor Sindaco,
Il Consiglio Comunale del Comune di Anzio, come avviene per le altre amministrazioni comunali, viene periodicamente convocato per prendere tutte quelle decisioni che vanno oltre la normale gestione amministrativa. Nel Consiglio Comunale la Giunta si confronta con il Consiglio nell’esercizio della democrazia rappresentativa: la Giunta è l’espressione del Sindaco eletto mentre il Consiglio rappresenta la globalità dei cittadini di cui esso è espressione. Le ricordo cose che Lei può insegnare a tutti visto che sono decenni che Lei, in una funzione o nell’altra, esercita il Suo potere in questo Comune. In Consiglio Comunale vengono a volte discussi argomenti banali e di scarsa rilevanza e prese decisioni di impatto nullo sulla cittadinanza ma, nel Consiglio Comunale di Anzio, non è mai stato discusso un progetto di fortissimo impatto ambientale e sociale e cioè quello relativo alla realizzazione di una Centrale per il trattamento di fanghi e di rifiuti organici per la produzione di bio-metano. Mi riferisco a quello presentato nel 2014 dalla Società CO.GE.C. di Latina per la realizzazione di un impianto complesso del valore totale di circa 30 milioni di Euro da realizzarsi in via della Spadellata nelle vicinanze di un centro abitato. Un impianto che servirà per trattare i rifiuti di Roma e che porterà danni e degrado in tutta la zona. Una persona da Lei delegata ed a Sua insaputa ha deciso di dare il parere favorevole a tale realizzazione a nome e per conto della Comunità di Anzio che, penso nella sua totalità, sia contro una centrale del genere ed in quella località. Davanti a decine di cittadini esasperati Lei ha ribadito che tale assenso è stato dato senza che Lei ne fosse informato e, ricordo che Lei in Consiglio, interpellò il Dirigente dell’Ambiente a conferma di tale circostanza. Quindi Lei, Signor Sindaco, è contrario a tale realizzazione e ricordo che lo ha chiaramente affermato nella Conferenza dei Servizi quando si discusse della realizzazione di un altro impianto simile a pochi centinaia di metri del precedente. Contro la Sua volontà e di quella della quasi totalità dei cittadini di Anzio, la centrale è stata approvata e, nonostante un ricorso al TAR, la cui adeguatezza si può leggere nel testo della sentenza, la realizzazione della stessa può avviarsi verso una fase esecutiva. Mi permetta una domanda che rivolgo al cittadino di Anzio e non al politico: ma è possibile accettare una situazione del genere, così grave e cosi banalmente trattata? Come fa il Sindaco di Anzio accettare un fatto del genere? Come fa Lei, Portodanzese di razza, a tollerare che ciò avvenga senza opporsi in tutti i modi? Lei è il responsabile dell’amministrazione di questo Comune e della salute pubblica di questo territorio e non può tollerare che ciò avvenga; Lei ha gli strumenti legali per farlo, sia nella fase di attuazione di cui Lei dovrà approvare il progetto esecutivo, sia nei limiti che può porre, sia con le prescrizioni che può imporre:tutto per gridare a gran voce quello che i cittadini Le chiedono di fare e visto che, probabilmente la Sua carriera in questo Comune finisce con questo mandato, per lasciare ai posteri un atto di forte valore sociale. Dia un calcio all’opportunità di parte e dia seguito a quanto la gente, che Lei rappresenta, Le chiede a gran voce. Cominci ripudiando sul piano formale la decisione che fu presa contro la Sua volontà e senza che il Consiglio Comunale si pronunciasse: contatti formalmente la Regione Lazio e ritiri un assenso che Lei non ha mai dato e che non intendeva dare. Smentisca apertamente chi ha agito in modo sconsiderato contro l’ interesse primario dei cittadini. Non so quale esito tale atto formale potrebbe avere ma Lei avrebbe fatto il Suo dovere dando, almeno, un segno di coerenza.
Sergio Franchi Comitato per Lavinio Lavinio-NOBIOGAS