A rispondere sempre Dell’Uomo. “Bisogna essere coscienti di quanto si sbaglia in alcune scelte già da domani si deve cacciare la Ipi e far arrivare una nuova azienda che garantisca servizio e stipendi al personale, non si può stare in balia di un commissario e del vicesindaco che precetta chi vuole fare sciopero”.
Abbiamo sanato il deficit di liquidità anticipando le scadenze, un atteggiamento coscienzioso verso tutti, successivamente l’Amministrazione ha pagato a vista altri 1,6 milioni, siamo solventi e in pari con i conti e abbiamo fatto uno sforzo enorme per portare avanti il servizio e salvare il personale, l’amministrazione sta pagando ma non può fare la banca alla Ipi. E voglio sottolineare che non ho precettato nessuno”. “La situazione dei pagamenti non è mai stata così regolare da vent’anni – ha replicato ancora Dell’Uomo – ma oggi del problema risponde il comune. Concordo con Mancini e con l’operato obietto che non si dovevano convocare i sindacati e che l’azienda non ha più le garanzie per i dipendenti e il servizio”. Il Comune ha poi annunciato l’intenzione di fare da mediatore nella vertenza e Dell’Uomo ha commentato laconico : “La pace si fa col cash, mi auguro che i dipendenti possano passare un Natale sereno”. L’ultima parola l’ha detta il vicesindaco Mancini: “Non ho convocato nessuno – ha detto – ho risposto ad una richiesta di incontro, ci impegniamo a risolvere le questioni di mediazione con i dipendenti e a tutelarli anche a livello penale”.
Durante la pausa il Sindaco Casto, in un primo momento rigido sulle sue posizioni, si è confrontato direttamente con gli operai Ipi, spiegano loro la situazione e che il Comune non ha debiti con la società. Gli operai si sono quindi calmati (salvo poi discutere tra loro fuori dall’aula consiliare, per disaccordi su come gestire la protesta già in corso) ed hanno a lungo ascoltato il primo cittadino.
A relazionare sul confronto dei capigruppo sempre Mancini: “Abbiamo cercato di trovare una soluzione condivisa – ha detto – come comune ci siamo prodigati e in particolare come assessore mi sono preso la responsabilità di chiamare il commissario prefettizio illustrando la situazione. Il 21, tra sei giorni, il commissario ha convocato i soci della Ipi e in quell’occasione avremo notizie certe rispetto all’adempimento del contratto e sui pagamenti dei lavoratori. Solo a quel punto potremo cercare di intraprendere una strada per tutelare i dipendenti e il servizio ai cittadini. Dobbiamo aspettare l’esito dell’assemblea dei soci ai quali è stati chiesto di ristabilire l’equilibrio finanziario della società di Nettuno. Su proposta dell’opposizione abbiamo inviato la lettera per convocare il Commissario in audizione di commissione Ambiente allargata per capire qual’è lo stato dei fatti”. A replicare a Mancini il consigliere Carlo Eufemi. “Siamo insoddisfatti la riunione doveva prendere altra piega – ha detto – l’atteggiamento passivo dell’amministrazione non garantisce né i lavoratori né la città il commissario prefettizio deve fare il suo dovere e non lo sta facendo, non ci possiamo permettere di mantenere questa incertezza non sappiamo se le cose stanno come dice il commissario e il sospetto è che la racconta come conviene a lui. Qui bisogna prendere impegni precisi per pagare gli stipendi. Ci si attivi subito per la sostituzione della ditta e per garantire il Natale dei cittadini”.
Critico anche Rodolfo Turano. “Non vedo da parte vostra una chiara volontà politica sulle cose da fare da qui a sei giorni, l’attendismo è grave. Prendiamo impegni! La giunta è in un’empasse e sei giorni si faranno sentire. Chiedo che i consiglieri a 5 stelle partecipino al dibattito. Disturbiamo il prefetto subito, tra sei giorni vedrete l’effetto sulla città”.
Il consigliere Enrica Vaccari ha sottolineato che il Comune doveva dare precise indicazioni al Commissario prima della riunione con i soci prima. “L’incontro – ha detto – dovrebbe esserci subito”. Mentre il consigliere Dell’Uomo ha chiesto di essere coinvolto nell’incontro con il Commissario, infine il vicesindaco Mancini si è impegnato ad estendere l’inviato alla Commissione Ambiente a tutti i consiglieri.