Home Politica Referendum – Brunetta ad Anzio per il No: “E’ una schiforma”

Referendum – Brunetta ad Anzio per il No: “E’ una schiforma”

brunetta1Si è svolto ieri, davanti a un nutrito pubblico, il convegno organizzato da Noi Con Salvini per promuovere il “No” al referendum nella sala consigliare di Villa Sarsina ad Anzio. Ospiti dell’evento moderato dal coordinatore provinciale NCS Pierluigi Campomizzi, l’onorevole Renato Brunetta, capogruppo Forza Italia alla Camera, l’onorevole Luciano Ciocchetti di Conservatori e Riformisti, l’onorevole Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia e i senatori della Lega Centinaio e Consiglio. Tra i relatori anche il consitutuzionalista Salvatore Sfrecola. A fare gli onori di casa, pur avendo dichiarato che voterà 2Sì” al Referendum del 4 dicembre, il Sindaco Luciano Bruschini. Presente tra il pubblico numerosi esponenti della maggioranza di Anzio, da Massimiliano Millaci, Robertà Cafà, Velia Fontana, Renato Amabile, Valentina Salsedo, passando per Campa, Giacopone Placidi e Alessandroni. Presenti anche i consiglieri Davide Gatti e Eugenio Ruggiero.

Ad aprire il convegno è stato il coordinatore locale di Noi Con Salvini, Mario Pennata che ha detto: “L’Italia è in crisi da quando è entrato l’euro. La mia preoccupazione da padre è fortissima, i nostri figli costretti andare fuori per trovare lavoro a causa della crisi. Dopo il 4 dicembre spero si torni presto al voto”.

brunetta2Subito dopo a prendere la parola è stato l’onorevole Luciano Ciocchetti: ” Questa è un’iniziativa doverosa – ha detto –  il Referendum sarà utile anche per aggregare il centrodestra ripartendo dai territori. Questa è una Riforma costituzionale sbagliata e sballata. Renzi ha voluto imporre una riforma secondo il suo disegno senza coinvolgere tutte le forze politiche presenti. Questo è un “no” che serve al paese per aprire una stagione diversa rispetto a questi anni dove si sono susseguiti quattro governi non eletti dai cittadini. Con questa riforma il Senato diventa il dopolavoro dei consiglieri regionali, non eletti dai cittadini, senza che ci sia un vero risparmio. Sarebbe stato meglio abolirlo definitavemente. Il combinato disposto – conclude – con l’Italicum, inoltre, porta a chi vince l’elezione si prende il governo di tutto il Paese, si prende il CSM, si prende il preosdiedente della repubblica. È un disegno egemonico di Renzi”.

sfrecolaA seguire l’intervento di Renato Brunetta che ha sottolineato come questo sia anche un voto politico: “Sono state dette tante cose in questa campagna referendaria. Vorrei dire cose diverse. Dai sondaggi la tendenza del “no” è in crescita nelle ultime settimane. Una crescita di almeno mezzo punto a settimana del No sul Si”. Poi l’inizio dell’attacco al Governo: “Come si può sostenere un Governo che domani (oggi ndr) farà 1000 giorni e la gente sta peggio di 1000 giorni fa? Non si può dire Si a qualunque cosa dica questo Governo. Renzi è un bugiardo, illude la gente – sottolinea – Il Jobs Act è stato un flop, la riforma Madia è una farsa. Ecco cosa è Renzi. Sono due “schiforme” sia quella Costituzionale che quella elettorale fatte senza rispetto del Parlamento. Renzi si crede il padrone dell’Italia avendo vinto le primarie con i voti di 3 milioni di votanti mentre gli italiani sono 60 milioni e guidando il secondo partito di Italia che ora ha perso un terzo dei consensi. Tutto questo è follia. Una riforma costituzionale – dice ancora Brunetta – deve avere una sola caratteristica: unire la gente. I padri costituenti dopo la seconda guerra mondiale hanno approvato una costituzione con l’88% dei consensi. Si vota giudicando questo governo – dice senza mezzi termini il capogruppo alla camera di Forza Italia – si vota Renzi che è un imbroglione affetto da azzardo morale. Ha costruito una riforma elettorale e una riforma costituzionale non per il bene del Paese, ma semplicemente per rendere egemone la sua minoranza e questo sarà il peccato mortale di questo uomo politico. Si vota con le tasche e la gente è incazzata. Mandiamo a casa questo Golpista. Vinciamo il 4 dicembre e cominciamo il processo costituente del centrodestra unito”.

Poi è stata la volta del costituzionalista Salvatore Sfrecola che, citando anche Calamandrei, è entrato nel merito della riforma: “Esperti di diritto costituzionale hanno difficoltà a comprendere la riforma. È stata scritta per non essere capita dai cittadini. Questa riforma colpisce la sovranità popolare perché non eleggeremo più il Senato. Tocca le autonomie regionali a cui si toglie tutto. Italia – sottolinea aggiundendo – non c’è ritardo legislativo. I ritardi ci sono se non c’è accordo politico. Questa è L democrazia è Renzi deve farsene una ragione”.