Nettuno – La Ipi replica al Commissario e annuncia querele

Arriva dai vertici della Ipi, la società che si occupa della raccolta rifiuti al Comune di Nettuno, una comunicazione ufficiale indirizzata al Commissario prefettizio avvocato Moriconi, e per conoscenza, al Sindaco di Nettuno e alle sigle sindacali coinvolte nella vertenza dei dipendenti senza stipendio.

“Sempre con spirito di collaborazione – si legge nel comunicato – e non per entrare in sterili polemiche, abbiamo oggi evitato di evidenziare incongruenze ed anomalie afferenti alla pregressa e copiosa corrispondenza inviata da codesto egregio commissario prefettizio (inviata sempre  numerosi ma non sempre opportuni indirizzi) e alla gestione, amministrativa ed operativa, del contratto di igiene urbana del Comune di Nettuno.

In considerazione però degli argomenti non trascurabili trattati nelle sue recenti note, ci corre l’obbligo di evidenziare, almeno a riguardo di quelli più importanti e gravi, quanto segue.

Come Lei ha più volte ribadito nella Sua corrispondenza, tanto per citarne una: “… la nomina del sottoscritto amministratore straordinario prefettizio, interviene per ogni posizione insorta successivamente alla predetta nomina, che è avvenuta solo dal’11 agosto del 2016. Per quanto sopra, ogni posizione debitoria, riconducibile alla tipi srl originatasi precedentemente rimarrà ad esclusivo carico e competenza della stessa società”. Ne deriva pertanto, come deduzione logica, delle due l’una: o crediti e debiti fanno interamente capo all’Amministrazione straordinaria indipendente dal loro periodo di formazione, o alla stessa competono solo i crediti ed i debiti formatisi successivamente al suo insediamento.

Un tale assunto,  ricavabile per altro dalle seconde linee guida emesse dall’Anac e richiamate nella corrispondenza di codesto egregio commissario prefettizio, sembra però non trovare conferma nel comportamento dello stesso che pretenderebbe di incassare somme di competenza Ipi srl senza però pagarne i corrispondenti debiti.

Al riguardo occorre infatti evidenziare, come dettagliatamente riportato nelle rendicontazione che avremo modo di discutere nell’incontro del 21 novembre presso i suoi uffici che, a decorrere dalla dell’11 agosto, l’Amministrazione straordinaria ha incassato tra giacenza, soldi e canoni pregressi, oltre 800mila euro di competenza Ipi srl, effettuando invece pagamenti ad essa afferenti per circa 500mila euro (ivi compresa la somma di euro 70 815,29 per contributi pagati da codesta Asp e di cui si chiede quindi ingiustificatamente la restituzione) a cui vanno aggiunti 92mila euro relativi alla variante del periodo gennaio – giugno 2016, con uno sbilancio finale a favore di Ipi srl di oltre 390mila euro, evidentemente utilizzati dall’Amministrazione straordinaria per le sue non meglio specificate esigenze e che sarebbero invece potuti servire per preservare i diritti dei dipendenti.

Per quanto attiene poi ai richiamati giroconti operati, è bene ed opportuno chiarire che le somme afferendo al periodo antecedente al provvedimento di Commissariamento non solo erano nella piena disponibilità giuridica dell’Amministrazione Ipi, ma sono state utilizzate, sempre nel pieno rispetto della normativa in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, esclusivamente per fare fronte alle esigenze della ordinaria gestione della società, non altrimenti soddisfacibili a causa della carenza di liquidità derivante anche dal precedente commissariamento dell’appalto di Catania, avvenuto nel settembre del 2014. Limitatamente infine ai debiti da Lei richiamati come risultanti dalla situazione economica alla data del 31 luglio 2016, per altro da noi fornitaLe, si precisa che:

la quasi totalità di quelli versati all’Erario risultano ad oggi pagati;

i debiti tributari sono già stati presi in carico dalla Ipi srl;

quelli riferiti al personale che sono soggetti a variazione nel tempo, troveranno concretezza alla fine dell’appalto e saranno onorati dalla Ipi srl se e in quanto di sua competenza.

E’ bene evidenziare a conclusione la mancanza di disservizi nell’esecuzione dell’appalto da parte della Ipi srl e soprattutto la sua corretta e legittima gestione amministrativa, durante la quale non ha mai distratto somme dai propri conti correnti né tanto meno operato ammanchi come da alcuni affermato. Al riguardo ha provveduto ad inviare ai propri legali opportuna documentazione per l’avvio delle procedure necessarie a difendere la propria onorabilità ed i propri interessi”.