Home Politica Nettuno – Casto al Campo della memoria, l’Anpi chiede spiegazioni

Nettuno – Casto al Campo della memoria, l’Anpi chiede spiegazioni

“Il 2 novembre, giorno che la religione cattolica dedica al ricordo dei defunti, il sindaco di Nettuno, Angelo Casto (ma anche il delegato del Comune di Anzio Sebastiano Attoni), ha deciso di omaggiare i caduti della X MAS fascista, presenti al Campo della memoria”. Lo scrivono i delegati dell’Anpi in una nota stampa. “La decisione del Sindaco ci lascia sconcertati – aggiungono – l’Italia repubblicana nella quale oggi viviamo e la nostra Costituzione hanno le loro fondamenta nei valori della Resistenza e dell’antifascismo. Se non si fossero combattuti e sconfitti i nazifascisti non si sarebbe potuta sviluppare la Repubblica nella quale oggi viviamo. Una Repubblica che incarna dei valori totalmente opposti a quelli della Repubblica Sociale Italiana, lo stato fascista che occupò il centro nord dell’Italia insieme ai nazisti e della quale la X MAS faceva parte. La R.S.I.  insieme ai nazisti contribuì, è sempre bene ricordarlo, alla deportazione ebrea nei campi di sterminio tedeschi. E’ palese come il Campo della memoria incarni una visione assolutoria del fascismo e contribuisca ad una narrazione pericolosa e revisionista della storia. Revisionista del passato ne corregge a suo modo il racconto. Omaggiando con la sua presenza il Campo della memoria, il Sindaco Casto, la sua giunta e tutte le autorità civili e militari si rendono simbolicamente complici di chi porta avanti una visione assolutoria del fascismo e delle sue responsabilità. Proprio per questo ci preme comprendere meglio la questione: la posizione e la scelta del Sindaco Casto da quali motivazioni è mossa? È condivisa anche dalla giunta al completo e da tutti i consiglieri comunali? Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella «adesso la ricerca storica deve continuamente svilupparsi senza fermarsi davanti a miti e stereotipi. Il senso di umanità può consentire di provare pietà per i morti della parte avversa, senza pericolose equiparazioni».
Non ci vengano dunque a dire che i morti sono tutti uguali, perché non ci potrà mai essere una parificazione di valori e principi: da morti sono uguali Giovanni Falcone e Bernardo Provenzano? Come sezione Anpi ci preme capire le posizioni di giunta e Sindaco, perché è giusto che coloro che adempiono il compito di amministrare una città si prendano le giuste responsabilità. E’ su questo che richiediamo le dovute spiegazioni”.