Home Politica Nettuno – L’opposizione su Mancini: “Autodifesa ma restano dubbi”

Nettuno – L’opposizione su Mancini: “Autodifesa ma restano dubbi”

“Stiamo assistendo ancora una volta all’autodifesa del Vice Sindaco Mancini, in merito alla sua presunta incompatibilità di carica, con dichiarazioni che nulla hanno a che fare con la questione da chiarire”. Lo scrivono in una nota stampa i consiglieri di opposizione in consiglio comunale a Nettuno Carlo Eufemi , Maria Antonietta Caponi e Claudio Dell’Uomo. 

“Obiettivamente – aggiungono – nulla ci interessa dei suoi certificati penali e documenti similari. Al Sindaco e all’Amministrazione è stato chiesto se Mancini, in quanto interessato a sanare un abuso edilizio su una sua proprietà, possa ricoprire l’incarico di Vice Sindaco e delegato alla Polizia Locale che ha in carico il procedimento amministrativo e potenzialmente sanzionatorio che lo riguarda. E non ci è stato ancora spiegato perché abbiamo dovuto superare ostacoli incomprensibili per visionare la pratica di sanatoria presentata dal Mancini e non ci sono chiare, ancora oggi, le ragioni che non consentono di prendere visione del fascicolo che, sulla stessa vicenda, è in carico alla Polizia Locale.

E se nulla c’è di misterioso nella questione, perché i consiglieri pentastellati hanno chiesto di svolgere la Commissione Trasparenza a porte chiuse? La polemica potrà considerarsi veramente chiusa solo quando saranno a disposizione dei consiglieri comunali tutte le carte e ciò, se si è in buona fede, è nell’interesse dello stesso Mancini e dello stesso Sindaco che potrebbero così fugare ogni lecito dubbio, naturale quando si invoca la segretezza dei documenti mentre si riveste una carica pubblica.

Per il resto non ci preoccupano anatemi, violenze dialettiche e atteggiamenti prepotenti, tipici di chi si sente intoccabile, né ci toccano affermazioni riguardanti il giudizio sull’efficacia della nostra azione di opposizione al precedente Sindaco, fatte da chi, non avendo dato a quel tempo segni di vita politica, non sappiamo se era allora sostenitore di quella Amministrazione fallimentare caduta proprio per la nostra irriducibile azione di opposizione. Per il resto in assenza di un normale confronto democratico, rispettoso anche di chi ha il diritto-dovere di svolgere la propria azione di controllo, è ovvio che questo compito sarà demandato ad altre autorità pubbliche”.