Una lettera aperta da parte del circolo Destra Sociale di Anzio e Nettuno alla giunta comunale targata Cinque Stelle. In particolare il movimento del presidente Angelo Battisti si concentra sulla questione del pagamento dei numeri civici, argomento molto discusso in campagna elettorale, contro il quale era stata presa una posizione netta che, a giudizio della Destra Sociale, tanto netta non è stata mantenuta una volta insediatasi la giunta.
“A mio giudizio – si legge nella lettera a firma del presidente Angelo Battisti – quest’ultima è stata una campagna elettorale dai toni bassi, ad eccezione di piccole scaramucce su Facebook. L’unica cosa strana si è avuta al ballottaggio dove i due candidati, Casto del M5S e Turano con la sua coalizione, erano arrivati con 2000 voti in più per Turano. Dicevo strano perché al ballottaggio – prosegue Battisti – il M5S ha vinto con 15.000 preferenze contro le 6.000 delle liste che appoggiavano Turano. In questa campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale – dice ancora Battisti – si è parlato di troppi temi, che sono poi quelli che a vario modo affliggono tutti gli italiani: strade, depuratori, ambiente, turismo, degrado, acqua, fogne, immigrati, spiagge, opere non realizzate e numeri civici. A proposito di quest’ultimi – entra nel merito il presidente del circolo locale della Destra Sociale – in campagna elettorale tutti dicevano di non pagare. Mi sarei aspettato nel primo consiglio comunale da codesta maggioranza una presa di posizione chiara in merito a ciò e dico questo per due motivi: il primo perché non si capisce quale sia stato il modo con il quale arrivavano i bollettini; il secondo, ancora più grave, è la minaccia velata di passare la bolletta, se non pagata entro i termini che non si sa o almeno io non ho capito quali siano, ad Equitalia. Il signor Sindaco – prosegue ancora Battisti – credo, come tutti i cittadini, che almeno su questo tema, ereditato grazie alla vecchia giunta Chiavetta che ci ha lasciato questo vessillo da pagare, si dovesse rivedere tutta la numerazione civica anche perché in molte zone sono ancora mancanti. Non vorrei, come diceva qualcuno “a pensare male non si fa peccato”, che solo per motivi elettorali si sia traccheggiato, lasciando la questione dei numeri civici nel limbo”.