La Lega di Matteo Salvini, che dalla Padania si sta espandendo anche al sud con una sorta di partito franchising, in cui si “vende” un sistema di aggregazione basato sullo scontento dei cittadini di tutta Italia, colpiti dalla crisi, senza lavoro e senza risposte dalla classe politica. In questo fermento di adesioni il tema dei riciclati –in particolare di come evitarli – è al centro della discussione in diverse regioni. Ed è proprio la necessità di fare una selezione all’ingresso, per rendere credibile la creazione di questo soggetto politico in movimento, anche il motivo per cui il varo della cosiddetta Lega del sud, previsto per inizio dicembre, è stato più volte rinviato. “Abbiamo avuto già 40mila richieste di adesione, dopo tre mesi e mezzo di lavoro in cui ho fatto oltre 230 incontri – ha spiegato uno dei responsabili del reclutamento, Raffaele Volpi – a breve partirà una pre adesione, controlleremo tutti con un censimento di tutti i futuri iscritti. Non ci sarà posto per tutti quelli che bussano”. Anche ad Anzio e Nettuno non è mancata la corsa all’adesione, ma anche in zona c’è chi ha già messo dei paletti. Resta da vedere chi, infine, salirà davvero sul Carroccio.