Home Politica Anzio – Nuovo dirigente, Mingiacchi fa accesso agli atti

Anzio – Nuovo dirigente, Mingiacchi fa accesso agli atti

Il Pd si muove per vederci chiaro sulla nomina del nuovo dirigente dell’area economico finanziaria del comune di Anzio, Patrizio Belli, che non sarebbe in possesso della laurea richiesta dal bando di mobilità del Comune a cui Belli ha partecipato. Il nuovo dirigente, infatti, sarebbe laureato in Giurisprudenza, mentre pare che il titolo necessario sia la laurea in Economia e Commercio. Resta da verificare se quello in possesso di Patrizio Belli sia un titolo equipollente che gli consentirebbe allo stesso modo di ricoprire quel ruolo. Proprio per questo il capogruppo del Partito democratico di Anzio Andrea Mangiacchi ha deciso di presentare richiesta di accesso agli atti: “Ho presentato richiesta di accesso agli atti per la vicenda del neo dirigente dell’area finanziaria del Comune di Anzio che avrebbe una laurea non rispondente al bando di mobilità – fa sapere Mingiacchi – Non ho nulla contro il dottor Patrizio Belli, anzi sono certo che le carte saranno in regola, ma dopo le indiscrezioni di stampa ho ritenuto doverosa una verifica sulla rispondenza tra il titolo di studio richiesto e quello del vincitore. Sono stato in Comune per visionare gli atti ma la segretaria era in riunione, domani sarà assente, tornerò mercoledì per vedere il fascicolo e ottenere anche la copia”. Il bando prevedeva “la laurea specialistica in economia e commercio oppure in economia aziendale oppure in scienze economiche o in scienze bancarie; ovvero – diploma di laurea (vecchio ordinamento) (DL) o laurea magistrale equiparati alle lauree sopracitate ai sensi del decreto MIUR 09/07/2009”. E Giurisprudenza “a una sommaria lettura del decreto non risulta equipollente – ha aggiunto Mingiacchi – ma siccome posso sbagliare ho chiesto di visionare i documenti, certo che troverò tutto in regola, perché se così non fosse la vicenda sarebbe gravissima”. Al tempo stesso Mingiacchi, che aveva presentato una interrogazione in tal senso in Consiglio, rimasta senza risposta, ha chiesto di “visionare gli atti del Comune rispetto alle contestazioni del Ministero dell’economia e finanze e contestuale accesso ai documenti”.