E’ stato rinviato al mittente, per una serie di critiche radicali, un documento sottoposto dal Pd di Anzio ai vertici provinciali e regionali, per discutere una strategia in vista delle prossime elezioni comunali neroniane. Il documento prodotto (che di seguito riportiamo integralmente), oltre ad individuare nei grillini il maggiore pericolo elettorale, sembra tratteggiare un candidato a Sindaco molto preciso (si vocifera già scelto da tempo) che sembra facile individuare nel giornalista Giovanni Del Giaccio nei giorni scorsi impegnato nella presentazione del Movimento civico #unaltracittà, possibile premessa di una discesa in campo a lungo negata da Del Giaccio stesso. Nel documento, tra l’altro, non si fa alcun riferimento alle Primarie, che sono il tratto distintivo del Partito democratico. I vertici provinciali e regionali contestano sia il programma che, appunto, l’individuazione della candidatura e c’è chi ha espressamente chiesto che le Primarie vengano garantite.
Ecco il documento respinto al mittente.
ANALISI DEL QUADRO POLITICO IN VISTA DELLE ELEZIONI COMUNALI DI ANZIO
L’evoluzione del quadro politico uscito dalle elezioni Comunali di Primavera ha dimostrato anche ai più scettici che siamo entrati in un mondo tripolare nel quale chiunque si misuri al ballottaggio con i 5 Stelle ne esce sconfitto .
Questa propensione suicida manifestatasi in particolare da parte dei Dirigenti della Lega con l’invito rivolto ai propri militanti a votare contro il PD e per i 5 Stelle ha accompagnato un movimento dell’elettorato comunque spontaneo che ha premiato il nuovo. Dobbiamo partire da questo contesto con il quale quasi certamente ci confronteremo alle prossime elezioni di Anzio, sia che avvengano nel prossimo anno che nel 2018. Avremo di fronte uno scenario tripolare. Un centrodestra unito, a probabile guida De Angelis. Sicuramente spaventato dal risultato di Nettuno, che anche per le scelte di tagli che , obbligati dal pareggio di bilancio, li costringe a mollare una parte significativa del “ marchettificio “ che in questi anni hanno costruito.
Questo significa che ,ancorché uniti, quasi certamente non saranno in grado di arrivare al 50% al primo turno da quasi il 70 % realizzato nel 2013. Sull’altro fronte ci saremo noi e i 5 Stelle a giocarci l’accesso al ballottaggio. In questa partita conterà moltissimo il candidato Sindaco. Il PD deve riflettere da subito quale sia il profilo giusto di candidato sindaco che ci può mettere in grado di competere con i 5 Stelle.
E’ inutile nascondersi il fatto che, nonostante le scelte fatte e le iniziative realizzate, il PD venga ancora percepito da molte persone come una forza Politica vicina alla maggioranza nonostante il fatto di essere stata all’opposizione negli ultimi 20 anni. Questo significa che la percezione degli elettori sui partiti strutturati è negativa perché li considera non innovativi e di conseguenza tende a spostarsi verso i 5 stelle.
E’ ovvio che la nostra proposta debba essere caratterizzata da forti elementi di novità sia nella scelta di candidato sindaco che nella proposta di una visione innovativa della città da sottoporre ai cittadini. Quindi dobbiamo individuare un profilo che abbia i seguenti requisiti:
1) Sia una persona con un sufficiente livello di notorietà, che andrà successivamente implementata per garantirgli/le una adeguata capacità di incidere nella Campagna Elettorale, e di entrare in contatto con settori della società Anziate portatori di “interessi sani”
2) Sia una persona che non si sia misurata in competizioni politiche con i partiti strutturati, capace quindi di portare quella novità che a noi allo stato manca ma che abbia una significativa coscienza politica.
3) Individuare una data limite entro la quale definire il nostro Candidato Sindaco , comunque entro l’anno, per avviare , con Lui / Lei tutti i confronti con le forze sociali , le associazioni e i cittadini per presentare la nostra visione della società e gli obiettivi che intendiamo raggiungere.
4) Affiancare il Candidato con una collaborazione che gli garantisca il pieno supporto del PD e delle forze politiche, sociali e delle associazioni che condivideranno questo percorso, sia nella definizione degli obiettivi di miglioramento dei servizi che nella ” visione della città”
5) E’ ovvio che questo percorso vada fatto nel rispetto dello statuto con tutti i passaggi democratici previsti e la condivisione dei nostri iscritti .
PROPOSTA DI ELEMENTI DI PROGRAMMA PER LA CITTA’
Il prossimo confronto elettorale per la guida della città di Anzio deve avvenire tenendo presente due precisi riferimenti :
1) L’emergenza legalità
2) Gli obblighi di pareggio di bilancio e i danni che una gestione clientelare hanno generato. Sul primo punto il PD insieme a altre forze politiche e associazione ha fatto un punto con la recente iniziativa pubblica a Villa Sarsina con la partecipazione di parlamentari e del presidente della commissione legalità della regione Lazio .
Si è evidenziato la permeabilità della nostra società alle infiltrazioni mafiosi e i pericoli che si stanno correndo gravi al punto che è stata richiesta la Commissione di Accesso al Comune di Anzio. Fenomeni sui quali stiamo rafforzando la nostra iniziativa consapevoli che senza legalità e trasparenza non può esserci ne crescita ne sviluppo . Essendo questi un binomio inscindibile . Lo sviluppo di una città può avvenire solo in un contesto di legalità e di trasparenza.
Sul secondo punto occorre misurarsi con le nuove regole del bilancio degli E.E.L.L. che impongono l’obbligo del pareggio di bilancio escludendo i residui attivi.
I Comuni come il nostro che hanno sempre chiuso un occhio di fronte all’evasione tributaria per ragioni prevalentemente clientelari, sono andati avanti portando tra gli attivi i crediti virtuali sono stati messi di fronte alle loro responsabilità e non trovano di meglio che scaricare sui cittadini le loro malefatte tagliando i servizi.
I punti salienti della nostra proposta devono riguardare i seguenti temi :
1) RIFIUTI; siamo nell’emergenza sia in termini di costi che di qualità del servizio, occorre avere certezza dell’applicazione del contratto , dei suoi contenuti , e chiarezza sulla chiusura del ciclo dei rifiuti.
2) PIANO REGOLATORE; dobbiamo affrontare la revisione del piano regolatore partendo dal vincolo di bloccare il consumo di suolo puntando alla rottamazione del già costruito , alla riqualificazione urbana, e alla riconversione verso il ricettivo colmando l’offerta alberghiera già molto insufficente.
3) RIORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA COMUNALE;
L’efficienza della macchina comunale è determinante per la qualità dei servizi erogati che nella nostra città sono molto carenti.
Occorre quindi puntare su una riqualificazione dell’organizzazione della macchina Comunale agendo sulla qualità delle prestazioni, sulla formazione del personale, sulla dislocazione delle risorse in modo funzionale alle esigenze dei cittadini curando con particolare attenzione la qualità dei servizi resi.
4) PORTO;
Il porto è una ricchezza della città che va salvaguardata consapevoli che è uno dei pilastri di ogni progetto di sviluppo. Il PD ritiene che la riorganizzazione del Porto debba inderogabilmente mantenere efficienti ed operative le funzioni di piccola e grande pesca, le attività istituzionali, i collegamenti con le isole e ogni altra attività commerciale oltre alle attività diportistiche. Occorre inoltre risolvere la questione dei cantieri, delocalizzandoli, e riqualificando la riviera.